Addio Champions, pensiamo allo scudetto

Aprile tragico per il Napoli, ma prepariamoci al tricolore. Tanta fiducia nel futuro

    di Davide Martino

La delusione è cocente, ma deve essere canalizzata in energia positiva per la conquista del tricolore e per rilanciare la sfida Champions per il prossimo anno. Il Napoli deve assorbire questo duro colpo e fare tesoro degli errori commessi per riprendere il prossimo anno il cammino europeo da protagonista e non può da semplice outsider. Dovrà farlo partendo come testa di serie e, pertanto, da campione d'Italia con una squadra rinnovata nell' entusiasmo, ma analoga negli interpreti.

La partita del Maradona contro il Milan consegna tanta amarezza unitamente a molte scorie negative per il mancato passaggio del turno, ma nulla dovrà distrarre gli azzurri dall'obiettivo oramai prossimo della conquista del tricolore. Uno scudetto lungo ben 33 anni che deve giungere dopo una cavalcata imperiale all'interno di uno dei campionati più complicati di sempre, come dimostrano i risultati europei conseguiti dalle squadre nazionali, ma nei fatti reso monotono dalla grandezza degli uomini di Spalletti.

Purtroppo il Napoli ha registrato come lo scorso anno un infausto mese di aprile che la stagione passata costava i sogni tricolore, mentre questo anno porta lo sconforto europeo. Il Milan in questo senso non ha rubato nulla, anzi ha dimostrato grandissima qualità difensiva e un Leao in gran spolvero.

Le due partite hanno certificato la supremazia tecnico/tattica del Napoli, ma anche la fragilità mentale di una squadra arrivata all'appuntamento con la leggenda in una condizione psicofisica molto rivedibile. Le assenze e i torti arbitrali rappresentano tutte recriminazioni che non potranno cancellare l'amarezza del risultato, ma che dovranno avere l'effetto propedeutico per società, giocatori, ma anche per la piazza di rilanciare la sfida il prossimo anno.Gli azzurri hanno tutte le carte in regola per primeggiare anche in Europa e la sconfitta contro il Milan dovrà rappresentare il punto di partenza per replicare e, perché no, per migliorare le gesta di questa stagione, purché la società intervenga in maniera sensibile sul lato tecnico, senza stravolgimenti eccessivi.

Ora testa al campionato, con la Juventus rinfrancata dal passaggio del turno e dal parziale accoglimento della sentenza ad attendere gli azzurri in un scontro che può dare tanto in termini di convinzione, poiché più che la classifica, il Napoli attuale deve dare un'altra volta la dimostrazione della propria grandezza, sia ai propri tifosi che a tutto il mondo calciofilo nazionale. Ci saranno i rientri importanti di Anguissa e Kim, ma anche le assenze forzate di Politano e Mario Rui che accorceranno i ricambi sugli esterni.

Poco male, il Napoli ha una missione e dovrà essere il campo a restituire agli annali la squadra meravigliosa che ha allietato il cuore di tanti sportivi in questa stagione agonistica, con gioco, prestazioni e continuità di risultati.  L'appuntamento con la leggenda sarà anche rimandato, ma quello con la storia è a un passo dalla realizzazione.

PAGELLONE AZZURRO

Meret 7 da una speranza, non colta dal gruppo.

Di Lorenzo 6 meno arrembante del solito.

Rrhamani 6 esce anzitempo, ma non dovrebbe essere nulla.

Juan Jesus 6 fa il suo. 

Mario Rui 5 rigore procurato e infortunio lungo. Serata storta.

Ndombele 5 stava giocando bene, ma marchia la prestazione con un errore grave

Lobotka 6 sempre presente

Zielinski 5,5 si nota poco

Politano 6,5 il migliore fino alla sua uscita

Osimhen 6. Dicono abbia giocato male, ma il gol porta sempre la sua firma. Dovrebbe battere i rigori.

Kvaratskhelia 5 raddoppiato, alle volte triplicato. Arriva sfinito sul dischetto.

Raspadori 6,5 doveva entrare prima.

Elmas 6 anche il suo cambio pare tardivo

Oliveira 5,5 in fase leggermente calante.

Spalletti 5,5 qualche ombra. 





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