Iuppiter Edizioni porta il Sud a Torino

Successo per gli eventi della casa editrice partenopea al Salone del Libro

    di Ignazio Soriano

Curiosità, confronti e un entusiasmante carnet di appuntamenti. Per Iuppiter Edizioni la XXVIII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, al Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio, si chiude con un bilancio più che positivo. La casa editrice partenopea, fondata e diretta da Max De Francesco e Laura Cocozza, ha debuttato al Salone con un proprio spazio nel Padiglione 3, in collaborazione con Alleanza delle Cooperative Italiane-Comunicazione. Grande affluenza di pubblico e tanta curiosità nello stand che, nel corso della manifestazione, è stato visitato anche dal cardinale emerito Tarcisio Bertone, che ha ricevuto in dono dallo staff della casa editrice partenopea il libro di Bruno Cariello “Don Bosco, a bassa voce”, dedicato alla vita del santo dei giovani di cui quest’anno si celebra il bicentenario della nascita.

Successo e consensi per gli eventi organizzati da Iuppiter Edizioni durante la cinque giorni torinese nel segno dei miti partenopei, delle passioni sportive e del Sud produttivo e vincente.

Nel gremito spazio del Cook Book del Lingotto è stato presentato “Le vie della pizza” di Domenico Mazzella, primo libro della nuova collana gastronomico-culturale “Tourista” diretta da Laura Cocozza. Sottotitolo del volume: “Guida gustosa e insolita tra le pizzerie e i monumenti del centro storico di Napoli”. L’autore del libro e Domenico Marcucci, maestro pizzaiolo dell'Associazione Verace Pizza Napoletana, hanno tenuto un laboratorio sulla pizza fritta grazie al quale i visitatori hanno avuto l’opportunità di scoprire peculiarità e segreti della regina della gastronomia napoletana ma soprattutto di cucinare, mettendo in pratica i consigli dei due esperti. Passo dopo passo il pubblico è stato così guidato nella preparazione di una perfetta pizza fritta, sfatando luoghi comuni e rubando i trucchi del mestiere.

L’imprenditoria del Sud che vince e convince è stata la protagonista della presentazione del libro “L’imprenditore scugnizzo” di Gianni Lettieri che, ospite dello stand dell'Agi, ha ripercorso le tappe della sua esperienza professionale nell’ambito di “Colloqui per l’impresa intelligente”, un ciclo di incontri su innovazione, formazione e crescita organizzato dall’agenzia giornalistica italiana. Una stimolante conversazione, guidata dal giornalista Sergio Luciano, su impegno politico e su cosa significa fare impresa oggi, partendo dalla vita di Lettieri, un “self-made man”, come lo ha definito Antonio Polito nella prefazione al libro (che si avvia alla seconda edizione), che da un quartiere popolare di Napoli è riuscito a riscattarsi e a diventare un imprenditore di successo. Nella suggestiva location del Museo dello sport, con i giornalisti Roberto Perrone (Corriere della Sera) e Roberto Beccantini (La Stampa) si è discusso, tra amarcord e aneddoti, del libro “Io vi voglio bene assai” del giornalista Franco Esposito, vincitore del 52° Premio Selezione Bancarella Sport 2015. Nel romanzo l’autore racconta la sua vita da inviato speciale tra personaggi, curiosità e retroscena, lungo un percorso scandito da brani di storia del costume italiano. Si è parlato di sport, giornali, viaggi e d’amore: l’unico articolo che, come ha detto Esposito, “è uscito pieno di refusi e con il finale imperfetto”.

I primati del Sud, le verità storiche sui Borbone, la questione meridionale sono stati invece i temi del dibattito incentrato sul libro “Supersud” di Mimmo della Corte (con prefazione di Marcello Veneziani). Nello spazio di Alleanza delle Cooperative italiane, l’autore, giornalista ed esperto economico, ha ripercorso, insieme ad alcuni rappresentanti delle associazioni culturali di napoletani al Nord, le tappe della storia con l’obiettivo di recuperare un passato di gloria e svelare le “altre verità”, fino alla riabilitazione di un intero popolo.

A tutti i visitatori dello stand Iuppiter, poi, lo staff ha regalato il catalogo completo dei libri, stampato per il Salone del Libro, e il “segnalibro delle idee”, oggetto da collezione creato ad hoc per l’evento torinese su cui è scritta una delle frasi simbolo della casa editrice napoletana: “Leggiamo e scriviamo per sapere di non essere soli”.





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