Illusione Napoli, un Natale di rimpianti

Dopo la vittoria con il Milan, Spalletti toppa con lo Spezia. Attacco sterile, manca Osimhen

    di Davide Martino

Il Napoli depone le armi nel momento meno atteso relegando i tifosi a un mesto Natale, dopo la giusta esaltazione di tre giorni prima a San Siro. Tutto in tre giorni. Si passa dai sogni di gloria, alla dura realtà di una squadra che colpevolmente ha deposto le armi nella partita più improbabile. Nessuna squadra che culla sogni di vertice può perdere tre partite consecutive in casa, due delle quali contro Empoli e Spezia, senza segnare neanche un gol. Nell'economia del campionato questi passi falsi saranno letali acuendo la convinzione di una stagione in cui si è deposto le armi troppo presto. Il Napoli non segna più e fa una fatica immane a creare gioco e occasioni. Le scusanti ci sono, ma restano tali difronte una realtà triste e indolente per le aspettative dei tifosi. Si chiude il girone di andata nel modo più inatteso, si aprono scenari devastanti per la conferma della coppa d'Africa e la contemporanea assenza di Anguissa, Koulibaly, Ounas e forse Osimhen. 

Proprio il diamante nigeriano, al momento sembra la perdita più grave, poiché la squadra sta denotando grossi problemi proprio nella finalizzazione del gioco. Le critiche sono riservate in particolare a mister Spalletti, reo di aver contemporaneamente inciso negativamente sull'economia della partita di mercoledì con i cambi imprevisti di Mertens, Zielinski e infine Lobotka. Al momento questi sono i giocatori più determinanti nella squadra azzurra e privarsene in blocco sembra una scelta fuori luogo e troppo azzardata. In sostanza anche il mister ha cancellato con una sola mossa le ottime strategie della precedente vittoria di San Siro. In Napoli attuale è una squadra monca, molto stanca e colpevolmente priva di idee e gioco. Le assenze e lo sforzo enorme profuso contro il Leicester hanno determinato il calo fisiologico, per cui la sosta diventa il solo e unico rimedio per ricaricare le batterie. Come detto da inizio stagione, i tifosi hanno l'obbligo di pensare dopo ogni singola partita, senza nutrire speranze ad ampio raggio, ma proprio sulla scorta di questi presupposti, accettare le sconfitte casalinghe recenti diventa missione dura, insopportabile.

Un plauso va alla società che ha subito provato a distendere gli animi delusi da questa sconfitta attraverso le parole del Presidente che ha fatto sentire la sua presenza negli spogliatoi, nell'immediato post gara, augurando a tutto l'ambiente di distendere gli animi e ricaricare le pile in vista del nuovo anno. Una presa di consapevolezza diametralmente opposta allo scorso anno, laddove proprio la partita contro lo Spezia decretò la fine del rapporto logoro con Gattuso. Ovviamente a ciò dovranno seguire i fatti e cioè l'acquisto di almeno due calciatori già pronti e capaci di sostituire il partente Manolas e l'atavico buco sulla sinistra che il rientrante Goulham non può garantire. Ora c'è la Juventus all'orizzonte ricaricata dal filotto di vittorie con cui ha accorciato in classifica e tutto ciò con le predette assenze forzate, cui si aggiunge la squalifica di Mario Rui, unico terzino sinistro arruolabile.

Il Natale ha portato amarezza e delusione. Ci auguriamo che il nuovo anno regali gioie inaspettate.

PAGELLONE AZZURRO

Ospina 6 incolpevole

Di Lorenzo 6 nei fatti il migliore fino a questo momento.

Rrhamani 7,5 eccellente a Milano. Sufficiente mercoledì

Juan Jesus 6 media tra le due partite

Mario Rui 5 pessima partita

Malcuit 6,5 buona prova anche a San Siro

Demme 5 lontano parente

Anguissa 5,5 il peggiore contro lo Spezia

Lobotka 6,5 determinante per la manovra del Napoli

Lozano 5 sostanza a San Siro. Allucinante mercoledì

Politano 6 il solo che ci prova contro lo Spezia

Zielinski 7 domina contro i rossoneri

Elmas 6,5 inspiegabile la sua assenza iniziale contro lo Spezia

Petagna 6 bravo bravo a Milano. Come tutti meno in casa

Mertens 5,5 non ci si aspettava un tempo così limitato.

Ounas 5,5 ci prova. Non ci riesce.





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