A Napoli il Think tank Trinita' dei Monti

Nato a Roma il 29 Febbraio 2012, approda nel capoluogo campano

    di Redazione

Il Think tank Trinità dei Monti è approdato a Napoli il 7 novembre, all'Hotel San Francesco al Monte, e si presenta con il suo stile internazionale trattando temi di ampio respiro e di interesse per la collettività. Come in tutti i suoi eventi romani, in particolare, l’attenzione è focalizzata su temi di economia e finanza - ma anche diritto, politica e più in generale temi istituzionali.

Considerato da un lato il momento storico a livello internazionale e dall’altro gli ottimi rapporti che il Think Tank ha con il Regno Unito si è scelto per il primo evento a Napoli di agire in sinergia con l’Ambasciata Britannica, ospitando Pierluigi Puglia, Portavoce in Italia della Regina Elisabetta II del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e dei Reami del Commonwealth.

Tema dell’incontro sono state le opportunità di sviluppo tra l’Italia del Sud e il Regno Unito considerando l’assetto della Brexit. L’argomento ha colto abbondantemente l’interesse di numerosi imprenditori e consulenti, che hanno affollato la sala dell’Hotel San Francesco al Monte, location individuata per il lancio del Think Tank Napoli, non a caso, ma considerando la particolarità storica dell’albergo che lo rende luogo di charme ed interesse.

Trinità dei Monti è un serbatoio di pensiero politicamente indipendente nato a Roma il 29 Febbraio 2012, su idea di Pierluigi Testa, fondatore e attuale Presidente, e ha sede nel Giardino Segreto de “Il Palazetto” a Trinità dei Monti, un incantevole edificio del 1800 che si affaccia sulla Scalinata di Piazza di Spagna, opera nei settori dell’analisi politica-economica, della cultura e delle Relazioni Istituzionali ed Internazionali da quasi 7 anni ed è una realtà sempre attenta allo valorizzazione dei rapporti diplomatici con altri Paesi. Il Think Tank vanta tra i suoi settanta e più incontri, ospiti come Capi di Governo, Banchieri centrali, Ministri, Ambasciatori, Direttori di testate giornalistiche nazionali ed internazionali, esperti mondiali di geopolitica, di finanza, imprenditori e global manager di multinazionali e molto ancora.

A conferma di ciò, il Presidente Testa ha spiegato come l’“attività di bridge building abbia “consentito nel tempo di costruire una reputazione del think tank presso le autorità nazionali ed internazionali”, ricambiata con fiducia e disponibilità al confronto nel tempo.

Dopo opportune valutazioni e visto che nella compagine dei Consiglieri e soci c’è una dinamica presenza napoletana, si è dunque scelta la capitale partenopea come seconda città nella quale operare, considerando anche la vivacità che ha contraddistinto Napoli in questi ultimi anni, facendole conquistare nuovamente spazio e attenzione nello scenario nazionale e internazionale.

Pierluigi Testa ha sottolineato come la scelta di Napoli “rifletta l’approccio non standardizzato” delle strategie del think tank, che invece di seguire la direzione “convenzionale” - e aprire in una delle città a nord - “ha virato a sud”, identificando in Napoli non soltanto la capitale del Mezzogiorno, “ma la culla intellettuale di alcuni dei migliori profili in campo economico, giuridico, scientifico e imprenditoriale.... un ecosistema vivo e fertile, aperto ai paradigmi della conoscenza” con cui confrontarsi, a cui portare nuovi stimoli sul dibattito pubblico e con cui, laddove possibile, costruire opportunità.





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