Cinema e amore, i film del rimpianto

Tutto quello che c'e' da sapere sui musical Moulin Rouge! e La La Land

    di Mario Vittorio D'Aquino

Da pochi giorni è finito San Valentino, il santo degli innamorati in cui il romanticismo è l’elemento principe che sfoggia le sue diverse sfumature. Per seguire quest’ondata tutta baci e carinerie, per le persone che amano accoccolarsi sotto le coperte e gustarsi dei bei film a tema è assolutamente consigliata la visione di due film: Moulin Rouge! e La La Land. Andando in ordine cronologico d’uscita nelle sale, Moulin Rouge! (2001) diretto da Baz Luhrmann, è un lungometraggio ambientato nella Parigi di fine ‘800 nel pieno del periodo bohémien. I protagonisti sono Christian (Ewan McGregor) uno scrittore squattrinato in cerca di ispirazione e Satine (Nicole Kidman) una ballerina di Can Can, la punta di diamante del Moulin Rouge, un locale a luci rosse. Scambiato erroneamente per il duca che vuole acquisire i diritti del bordello e di tutta la compagnia, Christian riesce rocambolescamente a incontrare Satine nel suo camerino/alloggio. La ballerina resta ammaliata dal corteggiamento romantico dello scrittore e, dopo uno scetticismo iniziale, si convince a seguire il suo cuore e incomincia una relazione con lui. Relazione che si rivelerà struggente: Satine soffre di tisi, una malattia incurabile all’epoca, il suo stato di salute viene riproposto sempre peggiorato e per di più deve abbassarsi, per salvare la compagnia, alle avances del viscido vero duca che la ricatta persino fisicamente pur di convincerla a concedersi a lui. L’angoscia crescente è coinvolgente con il picco nel finale che lascerà gli spettatori commossi. Il film ha vinto 2 Premi Oscar (scenografia e costumi). Le canzoni scelte per il lungometraggio sono tra tutte Your Song e Come What May di Elton John, rivisitate nel film con una prova canora di McGregor e Kidman apparsi in splendida forma esibendosi in una portentosa performance.

Meno tragico ma sicuramente altrettanto malinconico è La La Land i cui protagonisti sono un insoddisfatto pianista di jazz Sebastian (Ryan Gosling) e un’aspirante attrice di teatro Mia (Emma Stone). Il loro primo incontro è piuttosto brusco e scorbutico nel traffico di Los Angeles. I giovani futuri amanti si ritroveranno nel ristorante in cui lavora Seb come pianista dove Mia consuma una cena con il suo fidanzato e una coppia di amici. Dopo un improvvisato assolo di jazz la giovane resta meravigliata delle doti dell’artista che invece viene licenziato per questa scelta. Mia tenta di complimentarsi con Seb ma viene ignorata. Si incontrano di nuovo pochi mesi più tardi ad una festa e inizia così un rapporto d’amicizia che poi si rivelerà d’amore. I due partner pur condividendo sogni professionali ambiziosi devono guardare in faccia la realtà: Seb è un genio incompiuto del jazz e ha il desiderio di aprirsi un locale di musica tutto suo ma non ha abbastanza soldi e Mia è un’attrice con scarsi successi. Tutto cambia quando a Seb gli viene offerto un contratto con una band che lo avrebbe coinvolto in un tour con un buon guadagno economico. Decide, con sacrificio, di accettare. L’assorbimento nel nuovo lavoro lo porta ad essere spesso assente anche negli appuntamenti teatrali di Mia la quale dopo un pessimo spettacolo se ne torna dai suoi genitori in Nevada, delusa da Seb e da se stessa. Arriva però una notizia sorprendente: una compagnia teatrale è decisa a far diventare Mia un’attrice di successo e, attraverso Seb, l’annuncio arriva alla giovane che sa benissimo che se dovesse intraprendere quella carriera dovrà fare una scelta importante con il pianista. Il finale è tutto da vedere in una delle scene più emozionanti di amore proibito girate per un film. La La Land è stato candidato per 14 Premi Oscar vincendone sei: tra tutti fotografia per la bellissima immagine che fa da sfondo alla copertina del film e Emma Stone come miglior attrice protagonista. Da segnalare che le canzoni sono cantate con le voci originali degli attori tra cui City of Stars addirittura inedita. Il filo rosso che lega Moulin Rouge! e La La Land non solo è lo stile (entrambi musical) ma anche perché le trame hanno uno sfondo malinconico e carico di rimpianti che si rispecchiano nella frase “cosa sarebbe stato se…”.

 





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