Luigi Grossi espone al Centro Net

Ad un anno dall'avvio dell'attività, la scuola di lingue ospita la mostra fino al 10 dicembre

    di Liberato Russo

Festeggia "ad arte" il suo primo compleanno Net (Naples English Team), il centro dedicato all'insegnamento delle lingue, in via Riviera di Chiaia 260, dove è possibile prepararsi agli esami di certificazione Trinity, College e Cambridge, con corsi per tute le età. Ad un anno esatto dall'avvio dell'attività, le ideatrici del centro Ottavia Kitzman e Linda Salemme hanno organizzato una mostra di Luigi Grossi intitolata “Radici-Roots”, curata da Daniela Ricci e visitabile dal 26 ottobre al 10 dicembre. Tra i più interessanti artisti contemporanei, Grossi presenta circa trenta opere ricche di simbolismo che intendono rappresentare il bene e il male. Attraverso una incessante ricerca interiore e visiva, l'artista adopera diversi linguaggi della modernità per indagare il presente e il futuro. La materia è sempre la protagonista dei suoi lavori per rappresentare torsioni, equilibri, intersecazione di piani, leggerezza, movimento, alludendo ai processi naturali e anche al loro trasformarsi nel tempo e nello spazio. 

“L’occasione è un altro pretesto per sperimentare diverse tecniche coloristiche - racconta Daniela Ricci -. L’artista napoletano, con lucida consapevolezza guarda il mondo con il proprio specchio, parlando della vita, e il continuo rimando a se stessa. Mettendo a nudo la materia la fa rinascere liberandola dalla sua impurità, dalle sue false dottrine, metafora di nuova speranza, di ricchezza materiale e spirituale nuova, originaria. Attraverso i suoi lavori dissacratori, rivisitati in maniera minimale, sia per quanto riguarda le immagini che i linguaggi, Grossi compie una sorta di primordiale atto creativo, recuperando il formalismo dei segni per simboleggiare archetipi raffiguranti le forze dell’universo”.

Nella sua pittura il linguaggio è sempre diverso, dopo le numerose serie di opere di periodi differenti come: “One by One”,” I neri”, ”I colori del nulla”, ”I volumi del nulla”, o “I vulcani”, eruzioni infinite, potenti e ironicamente immaginifiche, e qui presentati, realizza altri lavori come un gioco, indagando i segni dell’origine dedicati ai 12 mesi dell’anno, ciascuno identificato da un particolare colore. Forme in movimento, graffiate sul supporto di smalto lucido, per riuscire ancora una volta, a catturare la luce capace di donare movimento. In mostra anche i “Semi”, già presentati al Pan, realizzati con la penna a sfera biro e alcuni lavori de “La tavola Strozzi”, un dipinto olio su tavola di autore ignoto, databile al 1472 e conservato nel Museo Nazionale di San Martino di Napoli che lo ha ispirato. L’idea è quella di affidare ai momenti indagati di volta in volta, l’anima, il corpo e il pensiero dell’uomo contemporaneo. 

“La fame visionaria di Grossi - scrive Aldo Masullo - non assume mai la violenza di un'ingorda brama, come spesso in altri artisti succede. Essa è sempre temperata da una discrezione di fondo, che ingentilisce la rottura linguistica attraverso l'estrema purificazione del lessico (semplici colori, solitario gioco di bianco e nero, lievi increspature di vegetali apparenze, mai spigolosi geometrismi)”. 

“Il nostro obiettivo - spiegano Kitzman e Salemme - è avvicinare tutti, piccoli e grandi, alla lingua straniera in maniera stimolante e mai noiosa, per arrivare a parlare, leggere e scrivere con sempre maggiore sicurezza. Inoltre come la parola Net ci suggerisce,  il nostro obiettivo è mettere in comunicazione, partendo dall’inglese, diverse discipline, in base alle esigenze di ognuno. Ecco perché uniamo all’insegnamento delle lingue straniere eventi culturali, che avvicinano tutti all’arte contemporanea”.





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