Disegna un albero per sapere chi sei
Ideato dal Emil Jucker nel 1949, un test che esplora l'inconscio solo con carta e matita
di Adriano De Simone
Il modo in cui camminiamo, ci relazioniamo al prossimo, finanche il nostro modo di gesticolare o discutere costituiscono tutte attività inconsce che forniscono un trampolino alla nostra personalità per manifestarsi libera dai condizionamenti della ragione. Siamo abituati a questo copione che muove spettacolo dietro le quinte e ci affidiamo alla psicologia per acquisire conoscenza di quelle caratteristiche psichiche e comportamentali che, concettualizzate, determinano le differenze individuali e delineano chi siamo. Ma ciò che viene a compiere questa scienza non è che uno spezzettamento della personalità in una serie di aspetti chiave da studiare separatamente, uno ad uno.
Uno dei migliori esempi per avere coscienza di questo processo di studio, accessibile anche ai meno esperti, è il “test dell'albero”, ideato dal Emil Jucker nel 1949 e poi confermato sistematicamente dalla raccolta dati a cura del hacker tedesco Karl Koch.
Matita alla mano, disegniamo un albero così come l'inconscio ce lo delinea, ignari di star confessando le più profonde verità sul nostro livello di estroversione, gradevolezza, coscienziosità, nevroticismo ed apertura all'esperienza (le così dette “big five”). Dunque disegneremo radici grandi se stabile-forte è il nostro legame familiare. Un fusto spiovente o meno, potrà rappresentare pragmaticità, senso di autonomia o inibizione ed attaccamento al passato; e se i suoi controni sono particolarmente marcati, confessiamo incertezza nei confronti del mondo esterno. E di mondo esterno si fan carichi i rami che paiono descrivere la nostra attitudine alla distrazione, al turbamento od alla tranquillità. Tutto sfocia poi, nella concettualizzazione della chioma, che descrive il nostro atteggiamento nei confronti del prossimo secondo canoni di apertura e chiusura. In tal senso una chioma sferica rappresenta un atteggiamento di chiusura, mentre una ricciuta può manifestare allegria e dinamismo, finanche ad una chioma appiattita sintomo della possibile presenza di complessi d'inferiorità. Infine la nostra attenzione deve focalizzare sulla presenza di annerimenti, non sempre di facile od univoca interpretazione, e/o frutti che denotano la volontà di apparire esteticamente piacevoli.
Si tratta di un test semplice ed efficace, i cui parametri interpretativi sono reperibili sul web senza troppa fatica. Un test spesso utilizzato per l'acquisizione di personale nelle aziende o nei progetti di studio interculturale ma facilmente riproponibile in un contesto domestico o generalmente meno professionale. In fondo abbiamo disegnato tutti un albero su quel vecchio foglio bianco. Forse eravamo intenti a raffigurare un bel paesaggio di montagna, forse eravamo semplicemente a telefono o presi dalla riflessione. Abbiamo disegnato quell'albero ignari del fatto che, su quel foglio, lasciavamo molto più che una firma: la descrizione della nostra persona.