Napoli, vento in poppa
L'esplosione di Simeone, l'affiatamento del gruppo, la scioltezza del gol: ora tutto e' possibile
di Davide Martino
Dodici vittorie, vento in poppa, ma Spalletti vuole giustamente continuare a correre. La settimana agonistica conferma la grandissima forza del Napoli anche in una partita sporca come quella di Roma, contro un avversario tecnicamente, ma soprattutto tatticamente modesto che aveva il solo obiettivo di distruggere il gioco degli azzurri. Il Napoli non si è affatto scomposto, semmai ha continuato a proporre calcio anche contro l'anticalcio giallorosso per poi colpire con l'azione più complicata, ma forse per questo motivo più appagante. Il gol di Osimhen all'Olimpico è di rara bellezza sia nella progressione che nella preparazione, ma raggiunge il suo apice nella finalizzazione, improvvisa, perentoria, netta, imparabile.
Il Napoli certifica anche a Roma la sua leadership e lo fa suonando la sua undicesima sinfonia, eguagliando nei fatti il record del Napoli di Bianchi, ma nella sostanza superandolo sia per importanza del risultato che per continuità di gioco. Gli azzurri di Spalletti restano ancorati ai loro principi di gioco e proprio per questo dominano una partita che la Roma avrebbe solo potuto pareggiare. Questo resta lo snodo cruciale di questo inizio di stagione. Ridurre le pretese di un top club del campionato a giocare in casa propria dinanzi a 60.000 mila spettatori solo per strappare un pareggio, certifica la reale ambizione del Napoli proiettato verso vette altissime.
Eppure questa estate le squadre erano considerate antagoniste per il quarto posto, con una preferenza massiccia a favore dei capitolini. L'attendibilità dei pronostici estivi che notoriamente fondano il proprio merito esclusivamente sulle capacità comunicative dei singoli, è cosa nota. Sullo specifico punto Mourinho resta ancora il numero uno e forse proprio per mascherare le enormi lacune tattiche che contraddistinguono i principi del suo gioco. Il Napoli attuale dopo queste prime undici partite è riuscito nell'impresa di sbancare due volte Roma e una volta San Siro, con vittorie pesanti che valgono molto di più dei canonici tre punti, poiché oltre a imprimere coraggio al gruppo, restano segnale tangibile di una differenza nello scontro diretto che dovrà essere confermata al Maradona.
Al contrario del match di Roma, il rientro in Champions contro i modesti Rangers si conferma una gara in scioltezza, ottima per fare rifiatare alcuni titolari, ma soprattutto per rilanciare le ambizioni di coloro che hanno giocato di meno. È la partita del Cholito Simeone, sempre più desideroso di cancellare dalla mente dei tifosi il ricordo di quattro anni orsono. È la partita dei titolari dell'ultima mezz'ora che nella prima parte di gara dimostrano di essere paradisiaci alla stregua dei titolari dei primi 60'. È la partita di Ndombele che gioca 90', corre, macchia la prestazione con un paio di errori, ma si rende protagonista anche di ottime giocate che ne conferma il ruolo di prima alternativa ai titolari di centrocampo.
È la partita del record di dodici vittorie consecutive, che il Napoli vorrà immediatamente migliorare con il match casalingo di sabato 29 contro il coriaceo Sassuolo di Dionisi.
La tavola è condita, ma il Maradona dimostra di avere fame costante di vittorie, gol e soprattutto spettacolo.
PAGELLONE AZZURRO
Meret 6 spettatore non pagante
Di Lorenzo 7 studia per diventare Javier
Kim 7,5 mostruoso.
Juan Jesus 6,5 se avesse segnato il gol dell'ex.
Ostigaard 7 gol numero 100 in Champions
Oliveira 6,5 sostanza e affidabilità
Mario Rui 7 l'assist vale il prezzo del biglietto
Ndombele 6,5 in costante crescita
Lobotka 6,5 signore del centrocampo. Poco impegnato
Zielinski 6 in gestione
Elmas 6 vogliamo di più
Gaetano 6 deve credere in se stesso
Lozano 6,5 sprazzi del Chucky all'Olimpico
Politano 6 sta rifiatando
Osimhen 7,5 fino al gol uno dei migliori. Dopo semplicemente il migliore.
Simeone 7,5 alternativa extra lusso
Raspadori 6 defilato a sinistra. Svaria con qualità su tutto il fronte di attacco
Kvara 6,5 raddoppiato, triplicato. Pedinato anche negli spogliatoi. Pericolo numero uno.
Zerbin SV
Zanoli SV
Demme SV
Spalletti 7,5 le dodici meraviglie hanno la.sia firma. Ma non vuole fermarsi.