LIBRI Il fazzoletto bianco

Le emozioni della scoperta di una terra nuova

    di Luciana Ranieri

Cosa può succedere in seguito ad un viaggio in Argentina? Quali sentimenti ed emozioni può far crescere la scoperta di una terra nuova e l’aver ritrovato parte della famiglia? Tutto questo è raccontato da Nucci A. Rota nel suo libro “El panuelo blanco” (Aracne Editrice). “Il fazzoletto bianco” è la traduzione in italiano e già in questo titolo sono nascoste non poche suggestioni. Nucci A. Rota, sociologa, specializzata in statistica sanitaria, vanta già altre pubblicazioni, tra cui “La bimba mamma. Cosa vuol dire convivere con l’Alzheimer. Diario di una figlia” (Iuppiter). Com’è spiegato nell’introduzione dall’autrice stessa, l’intenzione de “El panuelo blanco” inizialmente era solo quella di raccontare un viaggio in Argentina, dietro al quale però si celava l’incontro con i discendenti di un fratello del nonno materno del quale aveva, fino a quel momento, solo poche informazioni. Un libro quello dell’autrice di Corbetta, nato da un diario che, anche se non quotidianamente, l’autrice aggiornava durante i giorni frenetici in America latina. Al ritorno in Italia, quelle “registrazioni” di emozioni, la descrizione di atmosfere, non rimasero solo frammenti sparsi tra le pagine, e dopo le dovute ricerche per approfondire la conoscenza dell’Argentina di quegli anni prese vita il racconto. Il libro è arricchito da un’importante appendice suddivisa in Bibliografia, Filmografia, Documentari e Teatro in cui sono contenuti anche alcuni documenti che permettono di approfondire alcuni temi che si incontrano nel libro. Nel racconto si legge di un Paese, l’Argentina, che un vecchio detto locale definisce discendente delle “navi”. La spinta per questo racconto nasce anche  dalla curiosità per quella moltitudine di europei che dopo aver attraversato l’oceano erano scesi da quelle navi e si erano insediati in quello sterminato territorio, così come aveva fatto il suo prozio più di un secolo prima. In questo modo si sviluppa il racconto, tra un “miscuglio” di viaggio reale, immaginazione, approfondimenti storici, letture di romanzi e inchieste, ne è data quindi un’alchimia meritevole di lettura. Il fazzoletto bianco è il simbolo delle tante madri di Plaza de Mayo che da anni camminano per non dimenticare i loro figli fatti sparire negli anni blu della dittatura militare che durò dal 1976 al 1983. Tra questi figli scomparsi c’era anche la cugina della Rota, Nora Cecilia Grittini, desaparecida, a cui è dedicato il libro.

 

 





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