Pablo Escobar, faccia da cinema

I film sulla vita del crudele e 'misericordioso' narcotrafficante colombiano

    di Mario Vittorio D'Aquino

Il nome di Pablo Escobar, per la precisione Pablo Emilio Escobar Gaviria, ha sempre destato nell’opinione pubblica un legittimo disprezzo ma anche una pericolosa mistificazione. Escobar non fu solo uno dei narcotrafficanti più ricchi di sempre, capace di spendere diverse centinaia di migliaia di dollari solo per gli elastici che mantenevano i suoi soldi, ma anche un aspirante politico e un tifosissimo dell’Atletico Nacional di Medellìn, squadra di calcio colombiana. Questa doppia faccia, crudele ma misericordiosa, spietatamente generosa, ha permesso alla settima arte di creare innumerevoli prodotti sul suo conto.

“Yo soy Pablo Emilio Escobar Gaviria. Un día yo voy a ser presidente de la República de Colombia” (“Io sono Pablo Emilio Escbar Gaviria. Un giorno voglio diventare presidente della Repubblica di Colombia”). Questa frase è estrapolata dalla famosissima serie di Netflix Narcos (2015 – 2017) che racconta, nelle prime due stagioni, gli svariati tentativi della DEA (Drug Enforcement Administration), un organo federale antidroga americana, nell’acciuffare una volta per tutte El Patron de Medellìn, magistralmente interpretato nella fiction da Wagner Moura. La figura diplomatica che Escobar si è voluto assumere “in nome dei più deboli e degli indifesi” gli ha permesso di intrattenere rapporti collusi – come spesso purtroppo accade – anche nelle istituzioni e nel corpo militare e paramilitare colombiano. Il metodo principale di un sistema a delinquere, per creare un rovinoso consenso nella fetta di popolazione meno abbietta, è quello di offrire servizi e produrre lavoro prima dello Stato o comunque è quello di prendersi carico di un miglioramento ambientale nelle comunità di persone meno fortunate. Escobar lo aveva capito perfettamente. Sono stati infatti costruiti ospedali, scuole, stadi, ospedali in cambio di fedeltà assoluta al Patron. Le difficoltà della DEA nella loro forsennata caccia all’uomo, conclusasi con la sua neutralizzazione nel 1993, si sono rivelate incredibilmente maggiori proprio per questo intrinseco rapporto tra la gente e Pablo Escobar, considerato dal pueblo un moderno Robin Hood.

Eppure, qualcuno ha provato ad opporsi a questo sistema marcio e corrotto pagando anche con la stessa vita. In campo politico la figura simbolica della contrapposizione al Male è stato Luis Carlo Galàn. Due volte candidato alla presidenza della Colombia, rifiutò l’adesione al partito Nuovo Liberalismo nel 1982 causa la presenza di Escobar in una delle sue liste. La sua fervente posizione, coraggiosa e incorruttibile contro i cartelli della droga l’ha inevitabilmente portato al suo assassinio, nel 1989. Sparato durante un comizio davanti a 10.000 persone per ordine di Escobar, la sua memoria viene incensata dal figlio nel documentario Netflix, Countdown to death, altro prodotto molto consigliato (soprattutto in lingua originale) per comprendere al meglio la figura del Male colombiano e dei martiri che hanno provato a combatterlo.

Con il diktat “Plata o plomo” (“argento”, inteso come soldi, o “piombo”, morte) Escobar era riuscito a creare un vero e proprio impero con il terrore dove traditori e oppositori – anche di spicco – non godevano di certo di buona vita. Il centro dei suoi affari e silenziosi spostamenti da latitante si tenevano nella sua immensa tenuta Napoles, che intravediamo anche nella serie e nel documentario Netflix. Ma, come detto, non sono gli unici prodotti biografici del Patron de Medellìn.  Escobar appare nel film Barry Seal – Una storia americana (2017), interpretato da Mauricio Mejía. Il film The Infiltrator del 2016 è ispirato alla vera storia di Robert Mazur, agente speciale dello U.S. Custom Service, che negli anni ‘80 si infiltrò nell'organizzazione di Pablo Escobar per smascherare il sistema di riciclaggio del denaro. Nel film Blow, Pablo Escobar è interpretato da Cliff Curtis, ma come personaggio secondario. Nel 2014 Pablo Escobar è interpretato da Benicio del Toro nel film Escobar: Paradise Lost. Nel 2018 è interpretato da Javier Bardem nel film Escobar – Il fascino del male (Loving Pablo). Franz Sanchez, l'avversario James Bond interpretato da Robert Davi nel film 007 – Vendetta privata, è basato sulla figura di Pablo Escobar.





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