L'archidesigner - Viva 'Supersalone'

Cronaca della fiera del Salone del Mobile 2021. Le novita' e la voglia di ripartire

    di Francesca Morano

Si è appena conclusa a Milano la tanto attesa fiera del Salone del Mobile 2021, che porta tanti cambiamenti, primo fra tutti il nome. Infatti, l'edizione di quest'anno è stata denominata Supersalone, forse per dare quel senso di ripartenza, di carica, di entusiasmo che lo scorso anno a seguito della pandemia ci è stato tolto. La 60esima edizione del salone è stata inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aperta al pubblico sin dal primo giorno, ha cambiato il suo format per essere compreso da un maggiore pubblico.

L'affluenza è stata comunque considerevole e costante, anche se l'esposizione si è ridotta in soli 4 padiglioni, cambiando la concezione delle edizioni precedenti. Mentre prima, venivano ricreate delle vere e proprie ambientazioni, il visitatore entrava negli stand allestiti in spazi, come un soggiorno, una cucina, una camera da letto, questa volta, invece, lo stand era in verticale. Il percorso è stato più fluido e veloce, il pubblico camminando si ritrovava a vedere un quadro, infatti lo stand è concepito bidimensionalmente. I vari brand, oltre 423 e 50 designer indipendenti, hanno dovuto puntare tutto su pochi arredi, che mettessero in chiaro da subito la filosofia dell'azienda.

L'allestimento che personalmente mi ha molto colpito per l'originalità, oltre che la bellezza e la qualità dei prodotti, è stato quello dell'azienda Molteni&C che ha riprodotto l'interno di un aereo con tanto di oblò e panorama, con le sedute modello Round D.154.5 progettate da Giò Ponti negli anni '50 e riprodotte ora in una chiave più moderna. Molta attenzione è stata data anche al settore ecologico. Diverse le aziende che hanno puntato sull'esposizione di materiali riciclati e riciclabili, scegliendo prodotti green. Il nuovo salone ha puntato molto, anche a seguito della pandemia, a progettare una casa sempre più accogliente e tecnologica. Questo evento ha comunque lasciato il segno, a prescindere delle polemiche e dai paragoni con le scorse edizioni, perché è stato simbolo di una ripartenza e del rilancio del design Made in Italy. I temi della sostenibilità sono stati evidenti anche nella scelta dei materiali e componenti dell'allestimento che potranno essere smontati e riutilizzati. Come sempre non è mancato il coinvolgimento dell'intera città di Milano con gli eventi del Fuorisalone. La Milano del design, è pronta a ripartire, noi siamo pronti e voi?

(arch.francescamorano@gmail.com)





Back to Top