Orgoglio Napoli, la crescita continua
La squadra azzurra mostra carattere e unita'. I meriti di mister Spalletti
di Davide Martino
Raffazzonati. Incerottati. Superficiali in alcuni momenti critici. Ma davvero orgogliosi dei pochi superstiti rimasti in questa tornata di novembre/dicembre che sta consegnando più infortuni che vittorie ai tifosi azzurri. Il Napoli è realmente al primo bivio della stagione. Sembra di rivivere i fantasmi della scorsa stagione con due mesi di anticipo, ma questo anno la squadra ha più consapevolezza nei propri mezzi.
Il merito è tutto di un allenatore che arrivato in sordina rispetto al suo reale valore, si sta dimostrando l'arma in più. La lista è lunga, quasi interminabile ed è tutta concentrata nelle ultime due settimane, quando gli azzurri hanno perso in sequenza Osimhen, Anguissa, Manolas, Politano, Demme, Insigne, Fabian, Koulibaly, Lobotka e in ultimo Lozano. Questa emergenza avrebbe atterrato anche il più ottimista degli allenatori, ma al contrario Spalletti ha fatto di necessità virtù e senza piangersi addosso ha sempre provato a proporre una squadra quadrata e ben disposta in campo.
Rispolverato Malcuit che nelle due partite ha fornito prove egregie, dimostrando di poter garantire ricambio e concorrenza sull'out destro, il tecnico di Certaldo ha rispolverato la difesa a tre anche e soprattutto per l'assenza dura di Koulibaly. L'anima della squadra è rimasta intatta e anche contro l'ostica Atalanta ha provato a ribattere colpo su colpo cedendo solo dopo l'uscita forzata di Lobotka a centrocampo.
Proprio il centrocampista slovacco si è rivelato la vera sorpresa di questo nefasto periodo. Il giocatore sembra un lontano parente del calciatore sovrappeso dimenticato totalmente dalle rotazioni di Gattuso. Lobotka comanda la squadra, gioca a uno due tocchi, non perde mai il pallone e imprime un ritmo funzionale al "nuovo" Napoli privo di Osimhen.
Come detto, la sua uscita sarà determinante nell'economia del match contro gli orobici perché il sostituto, Diego Demme, sembra ancora affaticato dal recupero post covid. I due gol subiti dopo l'inaspettata rimonta hanno il comune denominatore del recupero palla e verticalizzazione immediata sul lato sinistro azzurro, con il lento e colpevole posizionamento della squadra.
Non esiste controprova, ma il Napoli fino all'uscita del play slovacco era in totale controllo. La depressione finale per il risultato negativo e per il sorpasso delle milanesi sembra il colpo definitivo al giovedì europeo, dove il Napoli contro i difficili rivali inglesi deve solo ed esclusivamente vincere per centrare la qualificazione. Il giovedì di Coppa si apre con l'ulteriore defezione di Politano che in giornata è stato vittima di un virus intestinale. Nonostante ciò, la squadra che scende in campo getta anima e cuore oltre l'ostacolo. I due gol iniziali sono fumo negli occhi, in quanto gli inglesi ben quadrati restano padroni del campo e in soli dieci minuti riagguantano il risultato.
Due gol subiti in fotocopia, a riprova che la concentrazione è determinante in ogni fase del gioco. Spalletti avrà avuto da ridire sulle sufficienti ribattute dei difensori che hanno consentito facili realizzazioni agli uomini di Rodgers. Il Napoli deve vincere e il secondo tempo si apre all'attacco. Ounas e Petagna sfiorano la marcatura, ma è l'ottimo Elmas che sfrutta una sovrapposizione di Malcuit per riagguantare la qualificazione.
Il resto è difesa a oltranza, contropiede e un occhio a Varsavia, dove i padroni di casa sbagliano il rigore del possibile primo posto azzurro all'ultimo secondo. La fortuna non gira completamente, ma la qualificazione raggiunta è il simbolo della tenacia di una squadra in cui i tifosi devono credere, perché resta forte e profonda. Ora testa al campionato, con la speranza di recuperare gran parte degli infortunati, necessari per completare nel migliore dei modi l'anno solare dimostrando di poter lottare fino in fondo a tutte le competizioni.
PAGELLONE AZZURRO
Ospina 6 infilato da super gol degli atalantini
Meret 6,5 prende altri due gol, ma salva il risultato in più occasioni.
Di Lorenzo 6 Centrocampista centrale? Fatto!!!
Malcuit 7 jolly inaspettato
Rrhamani 6 una sola sbavatura. Letale.
Juan Jesus 6 in ripresa
Mario Rui 6 la migliore stagione in azzurro
Lobotka 6,5 superlativo. Peccato.
Zielinski 7,5 Piotr è tornato ai suoi livelli
Demme 5 paga lo scotto covid
Lozano 6 bene contro l'Atalanta. Cede alla distanza.
Mertens 7,5 intramontabile
Petagna 7 grande partita contro il Leicester
Elmas 7 doppietta qualificazione
Ounas 6,5 male da subentrato. Ottimo da titolare
Politano SV ancora fuori dalle turnazioni
Spalletti 6,5 alchimista tattico. Da sostanza e fiducia.