Il fascino dell'immagine

Per emergere non conta solo la qualità

    di Silvio Fabris

Dopo tanti anni di esperienza da pubblicitario, una cosa non finisce mai di sorprendermi: la relativa facilità con cui una minoranza di imprenditori italiani non solo trascura la funzione di comunicazione, ma nemmeno ne percepisce la funzione, soprattutto nelle medie e piccole aziende, quasi che l’immagine sia un’esclusiva delle grandi aziende. Eppure quasi sempre è stata la cura dell’immagine a renderle grandi. Trascurare la funzione di comunicazione significa trascurare anche una componente importante dell’impresa: l’immagine Il consumatore prima di consumare il prodotto o il servizio consuma l’immagine.

L’associazione con l’immagine simbolica è alla base del meccanismo decisionale. Infatti, data la necessità di un servizio, come ad esempio l’esigenza di soggiornare in albergo, le disponibilità sul mercato sono così varie e di tale qualità che la scelta dell’utente è condizionata totalmente dell’immagine. È assodato che a parità di prodotto, servizio e struttura, vince chi ha più immagine. Cosa significa in realtà comunicare? Significa disporre tutta una serie di misure di iniziative, di investimenti, di argomenti, immagini, mezzi, colori e segni che diano un risultato sinergico da cui scaturisca una precisa immagine di servizio. Questa immagine, depositata nel “set mentale” del consumatore, porta quest’ultimo, al momento della decisione d’acquisto, a fare la scelta coerente con le “proprie” attese. Nel caso di una struttura alberghiera è importante il livello della qualità del servizio. Praticamente la comunicazione crea per l’albergo una “cultura” in grado di far percepire al consumatore gli aspetti più coerenti con le proprie esigenze. Vivacizzare determinati servizi quali: i barman (conversatore, informatore, suggeritore), il decoro ambientale (calore, esotismo, romanticismo, folklore, lusso), la suggestione erotica (le barriste, le cameriere, l’illuminazione). I rituali di benvenuto e di commiato, tutto questo è “immagine”.





Back to Top