Bruciare d'amore. O di passione...

Come distinguere il "per sempre" da una relazione intensa ma fugace

    di Amedeo Forastiere

Grandi storie d’amore: quella di Cleopatra per Antonio, di Dante per Beatrice, Giulietta per Romeo, Leopardi per Silvia. Abbiamo adorato questi personaggi, ci hanno aiutato a capire l’amore. Ma sono stati veri amori o sfrenate passioni?

Chi non si è mai servito dei versi di Dante o di Leopardi per conquistare una ragazza negli anni del liceo? Lo abbiamo fatto tutti; su confessate, giù la maschera. Quante volte abbiamo amato qualcuno perdutamente mettendo la mano sul cuore e giurando eterno amore? Amore mio, ti amerò per tutta la vita. Poi la bella storia finisce, e noi non ricordiamo nemmeno più il suo nome, perché quello che avevamo creduto fosse amore, in realtà era solo passione (o un calesse, come diceva Troisi).

Passione e amore sono due sentimenti molto diversi, anche se hanno un comune denominatore: il sesso. Arriva quando meno te lo aspetti, sei tra amici, ti vuoi divertire in una delle tante serate spensierate, poi all’improvviso arriva l’amore, che ti guarda come nessuno ha fatto mai e senti qualcosa scoppiare dentro. In quello stesso istante non sai se sarà il vero amore o un'intensa passione, ma senti quella vocina dentro che dice: Ma che ti frega, abbandonati.

E ti abbandoni davvero al gioco, perché solo tu puoi amare in quel modo. Grandi braccia per stringere, grandi mani per accarezzare, avrai per quell’amore ancora tutto sconosciuto. Durerà tutta la vita? Non lo sai, ma una cosa è certa: in quel momento nessun’altra persona c’è, esiste solo lei o lui, perché, è e deve essere così l'amore.

La passione nasce dal fuoco ardente del sesso, brucia come un ceppo di paglia, fa un grande falò, dà molto calore, poi quando si spegne cosa resta? Solo un mucchietto di cenere che il primo soffio di vento porta via, a volte resta nell’aria solo l’odore acre di bruciato.

Il disperato bisogno di avere una persona accanto o la paura della solitudine ci portano a volte, consapevolmente, a vivere un amore sbagliato, una forma di dipendenza. Credo che chiunque, donna o uomo che sia, per sentirsi libero non debba avere alcuna forma di dipendenza, ma questo significherebbe vivere senza amore. Una vita libera sì, ma buia. Avere una persona da amare ed essere amati è importante. Chi dice sto bene da solo mente, non con gli altri ma con se stesso.

Una mia giovane amica, Margherita, vive nell’attesa dell’amore vero, quello del "per sempre". Mi domanda: Possibile che non riesca a trovare l’uomo giusto che mi ami davvero? Eppure sono dolce, tranquilla, non faccio notare quando m’ingelosisco di qualcuno, mi mostro sempre disponibile. Ma gli uomini dopo un po’ scappano, perché?

Le rispondo: Perché molti uomini hanno paura di innamorarsi, non vogliono sacrificarsi, essere fedeli non è facile, come non lo è rinunciare a qualche piacere personale per stare vicino alla donna amata, ma ancor di più hanno paura della dipendenza, perché l’amore è dipendenza.

Poi continua: Sai a volte anch’io non sono proprio sicura se amo la persona che ho accanto. Quello che dovrebbe essere amore si trasforma in passione, m’incendio, un grande falò che poi si spegne, e accanto trovo solo cenere. Non capisco perché.

Poi m’interroga in questo modo: Tu che sei un uomo navigato, dimmi, c’è un modo per distinguere l’amore dalla passione?

La guardo con tenerezza, è molto giovane, i suoi occhi si perdono nell’incertezza. La tormenta la paura che il vero amore non esista, che sia solo fantasia dei poeti per vendere versi a un popolo ingenuo credulone. Devo darle una risposta.

Tutti possiamo capire se quello che viviamo è vero amore o focosa passione. Non è difficile. Ad esempio, in quelle sere d’inverno, quando fa tanto freddo e nemmeno il termosifone riesce a scaldarci, sentiamo ancor di più la mancanza del nostro amore. È lontano per lavoro, ci scambiamo messaggini, ma non bastano le parole scritte, vogliano vederlo e si va su WhatsApp. Bacini, bacini, mi manchi, mi manchi tanto, ti sognerò tutta la notte.

Spegniamo l’abatjour, restando al buio pensando ancora al nostro amore che non c’è. È​ lì che possiamo capire, nel dubbio freudiano, se la storia che stiamo vivendo è amore o passione, a seconda di come lo vorremo in quel momento…Vicino a noi o sopra di noi?

Alla prossima ragazzi.





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