LIBRI Le vie della pizza

Un tour di Napoli tra gusto e arte

    di Mariangela Ranieri

Immaginate di passeggiare per Napoli, immaginate di essere partenopei, o magari immaginate di non esserlo, chiunque voi stiate immaginando, la "Napoli tentacolare", quella dai mille vicoletti, vi avrà già attratto, e il suo profumo sarà per voi una dolce catena. Domenico Mazzella, nato a Napoli da una famiglia di artisti, laureato in Conservazione dei Beni culturali, guida turistica ufficiale di Napoli e della Ragione Campania, nel 2004 fonda e presiede l'Associazione culturale Donna Regina che promuove la cultura partenopea nel mondo, nel maggio del 2015 corona questi sinergici interessi con Iuppiter Edizioni attraverso il libro "Le vie della Pizza", nato da un ricerca legata al progetto "Pizza tour a Napoli", "guida gustosa e insolita alla scoperta di pizzerie e monumenti del Centro Storico".

"Demetra dalle belle chiome, dea veneranda io comincio a cantare...": questa la dedica di Mazzella, che attraverso le parole di Omero, inneggia Napoli la sua terra ed i suoi frutti. Lo stesso Antimo Caputo, amministratore delegato dell' Antico Molino Caputo, le cui parole fanno da incipit al testo, conferma la necessità di celebrare la pizza, essendo "il principe dei cibi di strada".

Siete quindi a Napoli, avete Domenico Mezzella come guida, siete fermi a Porta Capuana o Porta San Gennaro, prima ancora di farvi assaggiare la città, decide di raccontarvi la storia che si cela dietro mille leggende e "rumores". Da "Gilgamesh ai giorni nostri", quando si è cominciato a parlare di pizza? È possibile che una forma embrionale di quella che ormai in tutto il mondo è conosciuta come "pizza"(dal greco"pezo" schiacciare, o dal latino"pistus" dimenar la pasta, o ancora dalla parola "picea" disco di pece) sia nata circa quattromila anni fa, si sia sviluppata duemila anni dopo per essersi poi evoluta nel seicento. Mezzella vi affida poi le chiavi per riconoscere la vera pizza , grazie ad alcune regole fissate da un codice scritto circa trent'anni fa dall'Associazione Verace Pizza Napoletana, nata proprio per preservare e garantire la tradizione. Ed infine la vostra amabile guida vi conduce in un itinerario "di porta in porta", tanto che infatti ad ogni antico portone è associata la storia di una pizza, dal suo fondatore al suo attuale "patrono". Napoli, dopo aver letto o soltanto annusato questa guida, sembrerà un po' più vostra, così da poter ricordare non solo la sua confusa toponomastica, ma i volti e i profumi che non possono che incatenarvi a lei.

Basta "avere buone gambe, seguire l'itinerario proposto ed essere armati di buon appetito", un invito internazionale, tanto che la guida si presenta con 2 volti, in italiano e inglese. "Venite a Napoli e scopritela assaggio per assaggio", perché il cibo è forse il miglior modo per conoscere la cultura, il cuore ed il sapore di una terra, e una terra come quella partenopea sta ancora aspettando di essere scoperta.





Back to Top