Salone del Mobile, voglia di ripartenza

A Milano la sessantesima edizione dell'evento internazionale sempre più 'sostenibile'

    di Francesca Morano

La  60° edizione del Salone del Mobile è stata un'ondata di successo per la città di Milano e per le tante persone che hanno lavorato a questo evento: 2175 espositori, di cui il 27% estero, 600 i giovani designer che hanno partecipato. Un forte numero di presenze di visitatori si sono registrati all'evento, circa 262.000, provenienti da 173 Paesi, anche se mancavano russi e cinesi. Si è sentita la voglia di rimettersi in gioco e di essere presenti ad una delle manifestazioni più importanti nel panorama del design, delle idee e delle soluzioni tecnologiche capaci di contribuire alla tutela dell'ambiente e della casa.

Il tema che continua ad essere presente è quello della sostenibilità. Si punta sul rinnovo dei materiali, sulla casa intelligente, sul mix di tradizione e innovazione. Il Salone del Mobile resta la vetrina più importante per condividere idee, progetti, scambi, il green viene tradotto in realtà anche nella gestione della Manifestazione con la "Design with Nature", l'allestimento sinuoso di Mario Cucinella, luogo di spunto e di riflessioni con talk e incontri tra professionisti. 

Molte le aziende che tendono ad affrontare il passaggio verso l'ecologico: con materiali riciclati, risparmi energetici, come Lago, che ha presentato "Good House" uno stand di 800 mq realizzato con una struttura totalmente riciclabile, con una riduzione fino all'87% delle emissioni di gas serra. Lo stand pieno di colore è quello di Egoitaliano, azienda specializzata nella produzione di divani, poltrone e complementi d'arredo, che ha presentato in fiera la nuova strategia aziendale: ridurre l'impatto ambientale con un nuovo progetto, FLIP, che permette al consumatore di acquistare un prodotto per un periodo di 40 mesi con la possibilità di scegliere se riscattarlo o cambiarlo. L'azienda Kartell, ha presentato, fra le icone di design, la ReChair, una sedia disegnata da Antonio Citterio in partnership con Illycaffè, di colore nero ( per adesso ), realizzata con le capsule riciclate di caffè, scartate durante il processo di foratura e imballaggio. Zanotta, invece, presenta il divano monoblocco Za:Za, in poliuretano/sfere di poliestere rigenerato e rigenerabile, disegnato da Zaven, dove l'assemblaggio delle imbottiture non presenta collanti. Oltre all'installazione di Cucinella, molti brand hanno realizzato dei veri e propri spazi architettonici firmati da architetti come Kengo Kuma che, per il brand di arredi da esterno Gandlablasco, ha utilizzato lunghi pannelli di tappetini tatami appesi dall'alto, per delineare i vari spazi all'interno della struttura, dando vita ad una scenografia sorprendente. Lo stand di Pedrall, azienda di Bergamo, ci porta in vacanza, uno tra gli scorci più belli per me è con la cabina da spiaggia dipinta di colore rosso ciliegia.

Nei padiglioni 1 e 3, invece, 600 giovani designer, tutti under 35, espongono i progetti più sperimentali, indipendenti e avanguardistici. Sto parlando del Salone Satellite, dove si intravedono le forme del futuro e dove si va incontro alle esigenze del vivere contemporaneo: l'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle temperature, l'inquinamento, l'incremento dei disturbi legati alla salute mentale. Gli argomenti trattati in questi giorni, 7-12 giugno, sono stati molti, ma quello che salta subito all'occhio è la voglia di rinvestire, di rimettersi in gioco anche dopo due anni e più di silenzio. Gli argomenti sono ancora tanti, e la prossima settimana vi aspetto per raccontarvi le novità e gli stili che faranno tendenza.

(arch.francescamorano@gmail.com)





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