Viaggio in Italia

Dal 5 al 12 aprile la mostra sui soggiorni di quattro grandi musicisti nel Belpaese

    di Liberato Russo

Non è il viaggio in Italia compiuto da Johann Wolfgang von Goethe tra il 3 settembre 1786 ed il 18 giugno 1788, ma col Belpaese ha comunque a che fare. Si tratta della mostra documentaria, intitolata appunto “Viaggio in Italia”, che sarà allestita presso il Complesso Monumentale di San Severo al Pendino in Napoli (in via Duomo 286) dal 5 al 12 aprile 2017, organizzata dall'associazione culturale "I Luoghi della Musica", in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, e curata da Angelo Pascual De Marzo.

L’esposizione si compone di 9 pannelli della dimensione 70x100, dove sono spiegati i viaggi fatti in Italia, con supporto di cartina geografica, dei quattro più noti musicisti europei (Mozart, Mendelssohn, Liszt, Wagner) grazie a cui hanno tratto ispirazione, dalla natura con i suoi meravigliosi paesaggi, per le loro composizioni musicali snodandosi in un percorso culturale-turistico così raccontatoci dal curatore della mostra. 

Per tutto il Sette e l'Ottocento l'Italia è attraversata da schiere di artisti e uomini di cultura che visitano i luoghi d'arte e ricercano le bellezze della natura. Gli artisti, è ovvio, trovano in Italia abbondanti motivi d'ispirazione; ma un viaggio nel paese dell' arte, ricco delle vestigia di un grande passato, e un contatto con un popolo "primigenio" e spontaneo, ancora vicino - nei miti d'oltralpe - allo stato di natura, è un'esperienza che tutte le buone famiglie europee giudicano necessaria per i propri giovani rampolli, che hanno modo così di completare la loro educazione e di sviluppare il senso del bello. I musicisti hanno un motivo in più per compiere il loro pellegrinaggio italiano. È il mito tenace della patria del belcanto, della musica che sgorga con felicità e naturalezza, unito all' effettiva grandezza della tradizione musicale del passato e al fatto che la musica permea ogni strato della società italiana. Seguiremo, nel loro itinerario lungo la penisola, quattro musicisti che con l'Italia ebbero un intenso rapporto e per i quali l'esperienza italiana ebbe un grande valore artistico e umano.

Angelo Pascual De Marzo Nato a Caracas (Venezuela) nel ‘77, ha mostrato sin da piccolo grande interesse per la musica e lo spettacolo conseguendo eccellentemente presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari gli studi musicali in pianoforte, canto lirico, organo e iniziando prematuramente a lavorare e a collaborare con numerosi enti, associazioni culturali e musicali sia italiane che straniere, svolgendo attività concertistica e didattica. Il suo carattere brillante, ironico, energico e sociavole gli hanno anche permesso mansioni di organizzazione eventi e ufficio stampa per numerose istituzioni. Scrive per testate giornalistiche di cultura-spettacolo-costume. Dal 2010 è Presidente dell’Associazione Culturale “I Luoghi della Musica”. Nel gennaio 2013 la sua prima pubblicazione “Niccolò Piccinni le Barisien” il racconto di un musicista del’700 (Ed. Il Mondo della Luna) e “Sulle Note della Storia” estratto per il Comune di Bari. Nel maggio 2014 la sua seconda pubblicazione, anch’essa innovativa intitolata “I Luoghi della Musica BARI” (Ed. Il Mondo della Luna).





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