Napoli tosto, archiviata pratica viola
Gli azzurri vincono con la Fiorentina. La Champions e' a un passo
di Davide Martino
Non e' stata una partita come le altre, non poteva esserlo per tutto ciò che ha rappresentato negli ultimi anni, per i fantasmi risorti al termine dello squallido spettacolo offerto anche questa volta da Juventus e Inter, per l'enormità della posta in palio. Si, perché dopo questa meravigliosa rimonta mancare il risultato sul filo di lana equivarrebbe al fallimento totale. La tensione e' palpabile e l'atmosfera in casa Napoli e' di ansia, nonostante le maschere di giocatori e dirigenti che cercano di trasmettere sensazioni positive.
Il campo ha, invece, riflettuto la pasantezza dell'aria in casa Napoli. La squadra e' partita contratta e intimorita, ma nonostante tutto ha mantenuto bene il campo impedendo qualsiasi sortita offensiva all'avversario. Diciamola tutti, gli spettri erano pesanti, ma la gestione di Gattuso della settimana decisiva e' stata eccellente.
Nessuna festa. Nessuna consapevolezza del risultato. Esclusivamente la giusta e doverosa tensione dell'obiettivo. Il tempo per stappare non e' ancora arrivato. Dopo un primo tempo sufficiente, con la punizione di Insigne sulla traversa che grida ancora vendetta, la ripresa nasce sotto i migliori auspici grazie all'intervento del Var.
Il rigore a nostro avviso e' di quelli generosi, ma totalmente in linea con gli arbitraggi dell'ultimo anno. Il problema, semmai, resta l'indiscriminato utilizzo dello strumento televisivo, fondamentale per risolvere errori oggettivi, ma eccessivo nella quantificazione degli episodi presi in considerazione. Il gioco del calcio e' fatto di contatti e condizionare troppi rigori al minimo contatto subito negli ultimi venti metri e' cosa errata perché lo schermo accentua la realtà di un fallo. Il vantaggio con il pathos della ribattuta sblocca definitivamente gli azzurri che controllano in scioltezza l'ultima mezz'ora sfiorando il gol sempre con Insigne, che prende il secondo legno di giornata e raddoppiano con la conclusione di Zielinsky deviata da Venuti.
Il resto e' accademia. Il resto e' consapevolezza di avere l'obiettivo a portata di mano. Il resto e' un mister che ha scacciato i fantasmi del recente passato. Il resto e' una Fiorentina domata e un Verona alle porte, con l'esclusivo obiettivo della vittoria.
PAGELLONE AZZURRO
Meret 6 poco impegnato
Di Lorenzo 6,5 solito treno
Manolas 7 finale in crescendo
Rrhamani 7 prezioso
Hysay 6,5 da riconfermare
Fabian 6,5 ordinato
Bakayoko 6,5 la mossa a sorpresa per il gioco aereo
Politano 6 corre e combatte
Zielinsky 7 stoccata decisiva
Insigne 7 crea gioco
Osimhen 6,5 tanta salute
Lozano 6
Mertens 6
Petagna SV
Elmas SV
Gattuso 7,5 supera lo scoglio più complicato alla grande.