LIBRI L'accudente e altri racconti

Dalla penna di Nucci A. Rota, storie di eroi e antieroi

    di Mariangela Ranieri

Sembra quasi un navigare la lettura del libro “L’accudente e altri racconti” di Nucci A. Rota, navigare tra la solitudine e la volontà di condividere; tra la realtà che trapela sempre anche dalla fantasia; tra i problemi di una “forte timidezza” ed il piacere nel dissuaderla; tra il timore e la consapevolezza della morte; tra il letterale e l’allegoria. “Leggere, scrivere e viaggiare sono le mie principali passioni, poi le immagini si trasformano in parole” - l’autrice in questo modo racconta ancora una volta il dolce e polisemico navigare.

Nucci A. Rota, sociologa, vive e lavora a Milano. Il suo percorso professionale le ha dato l’opportunità di svolgere lavori di ricerca, formazione e comunicazione nella pubblica amministrazione. Da molti anni si dedica alla cura e all’approfondimento dei disturbi legati alla scarsa fluenza verbale, attraverso l’organizzazione di gruppi riabilitativi.

L’autrice in questo libro rende in segni grafici lo scorrere della vita, quella vita che ha affrontato più volte, che risiede nel centro e nella periferia di ognidove, sono racconti che rappresentano la quotidianità, la nostra, che traspare in un padre, vedovo, combattuto tra la necessità di qualcuno che lo ascolti e la volontà di garantire la propria autonomia; nel quadro di Napoli, qui dominata dai rifiuti, non per forza in senso letterale; nella “guerra civile” con le parole affrontata da Victoria che grazie alla famiglia riesce ad espirare in un fiato solo; nella trappola di un cimitero che poi si trasforma in un viaggio di pensiero; ed infine nell’allusivo Fiore di California, che rappresenta una delle tante ancore a cui ci si sente legati: queste le cinque storie fatte di eroi ed antieroi, secondo la tipica raffigurazione del mare che anela alla spiaggia ma al tempo stesso ne viene respinta, insomma il tormento della vita tra gioie e delusioni. Racconti che inoltre vengono tessuti con estrema semplicità, quella semplicità che trattiene, quasi come se la vita si ancorasse allo scorrere di vite narrate.





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