Invincibile Napoli, la sosta non fa paura
Il campionato riparte a gennaio. Gli azzurri finora hanno dimostrato di essere i piu' forti
di Davide Martino
Chi lo dice che la sosta lunga e forzata causata dal mondiale invernale in Qatar non sia propedeutica alle ambizioni da vertice del Napoli? La sosta è forzata per tutte le squadre, mentre rappresenta una vera seccatura per gli appassionati calciofili nostrani a causa della scellerata assenza dell'Italia dal secondo mondiale consecutivo. In termini assoluti, però, la sospensione del campionato può rappresentare un nuovo punto di partenza anche per gli azzurri che oltre a mostrarsi un tantino stanchi, dopo l'enorme tour de force di questi tre mesi, avranno la possibilità di smorzare l'attenzione mediatica sempre più crescente verso una squadra che sta letteralmente stracciando il campionato.
La vittoria di Bergamo certifica il dominio assoluto in termini di gioco e di risultati degli uomini di Spalletti che dopo le fatiche inglesi, senza il miglior giocatore e sotto di un gol dopo pochi minuti, riescono a ribaltare il risultato è l'inerzia di una partita che avrebbe potuto minare le prime certezze, ma al contrario ha dimostrato il salto di qualità mentale del gruppo capitanato da Giovanni Di Lorenzo.
Il Napoli è meraviglioso da ammirare anche per queste sfumature decisamente più mentali che tecniche. Più grezze che ornamentali. Ma è risaputo che la squadra imbattibile diventa tale prima nella testa e poi nelle gambe. La prestazione in terra orobica, la rincorsa di Osimhen alla conquista del pallone dopo il primo gol, l'audacia sbarazzina e talentuosa di Elmas sono ingredienti che spingono enormemente in alto le ambizioni del gruppo di Spalletti dimostrando l'enorme cambio di mentalità acquisito grazie al riciclo dello spogliatoio.
La logica conseguenza è stata la vittoria contro l'Empoli, più sofferta di tante altre partite, ma mai messa in discussione proprio per la forza mentale del gruppo intero che dal primo top player al magazziniere dimostra la comune unità di intenti.
Per il resto è tangibile un minimo calo fisico e mentale, dato anche dalla crescita enorme delle aspettative mediatiche conseguenti ai risultati ottenuti.
Il primo tempo contro l'Empoli, ma anche l'approccio al Gewiss stadium di Bergamo sono il simbolo di una squadra che sta fisiologicamente calando un minimo d'intensità rispetto al recente passato. Ma dosare le energie per profondere lo sforzo maggiore al momento opportuno resta una grande virtù nello sport professionistico. La squadra è partita contratta e lenta, ma sempre consapevole del punto di arrivo da conseguire. Proprio per tale motivo la sosta può essere accolta con piacere da tutto l'ambiente.
È opinione comune che a gennaio inizierà un nuovo torneo. Se pure fosse, partirà con un vantaggio enorme in termini di classifica del Napoli, ma soprattutto con meno riflettori rispetto all'attualità. Oggi il solo obiettivo delle rivali in campionato è la ricerca della squadra che riuscirà a riportare sulla terra il gruppo attualmente invicibile di Spalletti.
Inizierà un nuovo torneo, ma è risaputo che Spalletti ha nelle sue corde proprio le grandi partenze, per cui è il caso di credere seriamente che forse la sosta forzata e prolungata possa essere vista con benevolenza dai tifosi azzurri, magari con la ciliegina finale della vittoria contro l'Udinese.
PAGELLONE AZZURRO
Meret 7,5 a Bergamo si è superato
Di Lorenzo 7 che nel giocatore
Kim 7 sempre dentro il match
Juan Jesus 6,5 ottima partita
Ostigaard 6 impegno semplice
Oliveira 6,5 valida alternativa oppure prima scelta?
Mario Rui 6 sempre propositivo
Anguissa 7 ha ripreso possesso del centrocampo
Lobotka 6,5 il rinnovo è il segno premio.
Zielinski 7 un gol alla Marek
Ndombele 6 un passo indietro contro l'Empoli. Bene a Bergamo
Lozano 7 male e confusionario a Bergamo. Il migliore contro l'Empoli
Politano 6,5 esatto contrario del suo compagno messicano
Osimhen 7,5 attualmente è il Napoli. Soprattutto come salto mentale.
Elmas 7,5 finalmente. Deve cercare più continuità.
Raspadori 6 a sinistra è sprecato
Simeone 6 minuti di qualità
Spalletti 7,5 sono dieci. Chapeau. Ora tocca finire bene e ritemprarsi per la ripresa.