Benvenuti in casa Strino

Tra tavolozze e pennelli, uno studio di pittura ti fa artista

    di Adriano De Simone

Si trova a pochi passi dalla sede dell'università di lettere e filosofia, immersa nel pulsante cuore del centro storico partenopeo, casa Strino. È all'interno di un vecchio palazzone, nell'incoscienza degli studenti che popolano quegli stretti viottoli, che prendono vita alcune delle più belle e famose opere del panorama artistico-culturale italiano ed europeo, firmate Francesca Strino.

Figlia del già noto pittore contemporaneo Giovanni Strino, Francesca inizia a dipingere sin da bambina seguendo le orme del padre e studiando al dettaglio tecnica ed opere dei più grandi artisti del passato. Il suo percorso continua con l'Accademia e l'apertura di uno studio che qualche anno dopo diviene una vera e propria bottega d'arte. Entrati in quel piccolo atelier ci si ritrova da subito immersi in un mondo bohemien in cui ogni cosa è come dovrebbe essere ed in cui il tempo sembra dilatarsi, perdere di senso. Sei lì sull'uscio che stai per entrare e “attento al gatto, che sennò scappa!”; una chitarra che non suona sul divano; i migliori tarocchi in commercio che se ne stanno sulla scrivania pronti all'uso; un po' di materiale da scultura in giro e poi l'ampio salone con quadri in ogni dove, pervaso dall'aroma di colori, olio ed acqua raggia. Opera dopo opera ci si perde nell'immensità di quelle tele che se ne stanno tutte intorno ad osservare i tuoi movimenti impacciati; un ambiente in cui però, anche e soprattutto grazie alla coinvolgente personalità di Francesca, ti senti perfettamente a tuo agio e voglioso di apprendere i trucchi del mestiere.

E dunque, se sei giunto fin lì per imparare dai migliori, “oggi si disegna”. In pochi tratti ti appare davanti un nuovo modo di vedere le cose, un nuovo sistema per percepire il mondo. Apprendere quelle basi è fondamentale perché la maggior parte dell'operato di un pittore è compiuto a cavallo di filosofia e logica, in un mix che la maestra definisce “sensazione”. Quindi sei lì che hai disegnato qualcosa in principio troppo difficile perché potessi farcela e hai corretto quelle piccole manchevolezze che inizialmente avevi. Prendi un caffè in compagnia degli altri ragazzi, discuti filosofeggiando intorno alle questioni che ti presentano e poi d'un tratto il tuo orologio batte le 20 ed è ora di andare. Saluti, raccogli le tue cose e porti via quegli schizzi in cui c'è tutta una tecnica che prima non c'era. Sei in strada, il mondo ti appare nuovo al punto che ti viene da discuterne ancora: “Guarda quel grigio payne o che ne pensi di quel terra d'ombra”, e ti senti in pace con te stesso, fiero di ciò che hai appreso, volenteroso di tornare in quello spazio di libertà non appena possibile.

Ad oggi casa Strino è un crocevia di musicisti, letterati ed artisti, sognatori d'ogni genere che, intenzionati ad una collaborazione si rivolgono a chi, armato di fantasia ed allegria, pennello e tavolozza da colore a Napoli ed al mondo tutto. 





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