Sulla giostra di Montedidio racconta

Conclusa la IV edizione dedicata a Vincenza Donzelli. Premiati e resoconto

    di Mario Vittorio D'Aquino

Si è conclusa all’Andrea Nuovo Home Gallery con il concerto del quartetto Anima Sonora la quarta edizione di Montedidio racconta, quest’anno dedicata a Vincenza Donzelli, prematuramente scomparsa lo scorso agosto, imprenditrice culturale, anima di Monte di Dio e ideatrice, con Laura Cocozza, della manifestazione culturale e sociale, che si svolge a Napoli sulla collina di Pizzofalcone, organizzata dalla società di editoria, comunicazione e produzione Iuppiter Group e dall’associazione Amici di Palazzo Serra di Cassano.

Musica, arte, cinema, teatro e convivialità: dal 18 al 21 maggio l’evento ha proposto una programmazione di iniziative e incontri artistici nel segno del tema, scelto per la quarta edizione, “La giostra dell’anima”, simbolo del girotondo del Fato e della vita che ruota intorno alla magia del ricordo, nella continuazione dell’impegno culturale e civico di Vincenza per Napoli.

Che sarebbe stata un’edizione speciale e fortemente attesa si è capito da subito nella serata inaugurale, che si è tenuta, come da tradizione, a Palazzo Serra di Cassano, all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, in una gremita Sala degli Specchi, tra la soavità del violino di Annalisa Di Pinto e le danzatrici di Imperfect Movement con le coreografie di Valeria Papale.

L’apertura della manifestazione è stata caratterizzata dalla presentazione delle iniziative in programma e dalla consegna del Premio Montedidio a personalità e personaggi che «attraverso un amore sconfinato per il proprio lavoro e un sentimento di passione per Napoli, sono riusciti a raccontare la città giusta e propositiva, a difenderne bellezza e tradizioni, a scoprirne storie e talenti, a far crescere il valore del Sud nel mondo».

La serata, condotta da Laura Cocozza ed Espedito Pistone, si è aperta con il monologo “La giostra dell’anima”, scritto da Max De Francesco e interpretato da Giulio Adinolfi, sull’indecifrabile giro del destino e la magia del ricordo, ed è proseguita con la distribuzione dei premi e con gli intermezzi musicali del quintetto DivaPlectrum, che ha proposto in un trionfo di mandolini il brano “Souvenir di Sorrento”, e del sassofonista Antonio Graziano, che ha suonato, per la prima volta, l’inedito “La luminosa”.

I premiati di quest’anno sono stati: Peppe Barra (Teatro), Titti Improta (Giornalismo), Maria Teresa Giaveri (Letteratura&Poesia), Mauro Squillante (Musica), Francesco Carignani di Novoli, (Storia&Tradizioni) Claudia Mirra (Impresa&Cultura), Roberta Antonia Ruggiero (Impresa&Innovazione), Paolo Monorchio (Impegno sociale&Volontariato), Marco D’Amore (Cinema), Luigi Nicolais (Sud Protagonista).

A consegnare i premi - una scultura in porcellana della Bella ‘Mbriana, realizzata da Macrì Segni Creativi e gli accessori della storica Maison Cilento 1780 - personalità del mondo della cultura e dell’impresa: l’attore Giulio Adinolfi, il presidente dell’Ande Napoli Clarissa Campodonico, il direttore del Museo di Napoli Gaetano Bonelli, il giornalista Ottavio Lucarelli, il presidente del Festival Barocco Napoletano Massimilano Cerrito, l’imprenditore Ugo Cilento, l’avvocato Davide Martino, la scrittrice e poetessa Enza Silvestrini, l’ingegnere Geppy Romeo.

Tra i momenti clou della serata la consegna a Federico Palmaroli, in arte Osho, del Premio Renato Rocco Satira&Scrittura, istituito dalla famiglia, su iniziativa di Pinarosa Cerasuolo Rocco, Luigi Emanuele Rocco e Maira Massaro, per ricordare vita, opere ed estro umoristico del partenopeo Renato Rocco, uno dei più apprezzati autori italiani di aforismi e calembour.

Bella ed emozionante la rivisitazione di Peppe Barra di una fiaba del Pentamerone di Giambattista Basile sulla caducità del tempo, intense le testimonianze di alcuni premiati come quelle di Roberta Antonia Ruggiero, l’ingegnere biomedico che ha realizzato per Ortopedia Ruggiero la “mascherina dai superpoteri” di Osimhen, e di Paolo Monorchio che ha raccontato il lavoro della Croce Rossa di Napoli per salvare vite a Ischia e in Emilia Romagna.

Montedidio racconta ha donato al pubblico iniziative gratuite di alto valore culturale: negli spazi di Montedidio 14 c’è stata la mostra “Giostrare”, collettiva degli artisti Matteo Anatrella, Emanuele Giampaolo, Luigi Masecchia, Fabio Perricone e Mario Ricci, che negli anni passati hanno esposto le loro opere nella galleria di Vincenza Donzelli

Il 19 maggio, invece, nella Sala degli Specchi dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il soprano Desire Capaldo, con il maestro Gabriele Pezone al piano e Laura Venditti al sax, ha fatto salire il pubblico sulla giostra della musica del cinema con le più belle colonne sonore di Ennio Morricone e dei grandi compositori della settima arte. Spettacolo impreziosito dalla proiezione di sequenze dei film e dalla presentazione dei brani del critico cinematografico Marco Grossi.

Il 21 maggio, all’Andrea Nuovo Home Gallery, gran finale con il concerto del quartetto Anima Sonora, formato da Antonio Graziano (sax), Domenico Mancino (violino), Francesco Gravina (piano), Angela Dragone (voce), che ha eseguito una scaletta di pezzi classici con escursioni molto apprezzate nel pianeta jazz. Serata arricchita da una degustazione di vini, curata da Enzo Falcone, Fabio Oppo ed Eugenio Toledo e dalla mostra di Mikael Siirila, intitolata “Endless Moment”, lavori fotografici in cui l’artista finlandese ha sperimentato la tecnica del tea-toned.

Dopo il successo di pubblico e consensi, gli organizzatori sono già a lavoro per la quinta edizione. A dicembre sarà annunciato il programma “Aspettando Montedidio racconta” che prevede una serie di eventi letterari, musicali e teatrali di avvicinamento alla manifestazione del 2024. Tra le idee in cantiere: un ciclo di lezioni “semiserie” di lingua napoletana curate da Umberto Franzese, l’ampliamento delle sezioni del Premio Montedidio e una guida storico-turistica di Pizzofalcone edita da Iuppiter Edizioni. 

La quarta di Montedidio racconta, oltre al patrocinio morale del Comune di Napoli, si è assicurata una rete autorevole e qualificata di sponsor e collaborazioni: Studio Legale Mazzeo, Croce Rossa di Napoli, Omina Romana, Martino Consulting, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Montedidio 14-Galleria Borbonica, Andrea Nuovo Home Gallery, Maison Cilento 1780, Macrì, Videometrò, 4Bit, Atelier Rubolino, Imperfect Movement, River Studio, Wespace, Iuppiter Printing, Parrocchia San Marco di Palazzo in Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, Ristorante Pizzeria Umberto, Studio Tony Baldini, Audio Service Sasà Giglio.

 





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