Viva l'Italia, ma stop ai palloni gonfiati

La Nazionale dà entusiasmo e copre i mali del nostro 'sistema' calcio sempre più in crisi

    di Davide Martino

Se non fosse per la Nazionale italiana, fresca, pimpante, orientata verso sud, l'estate del calcio italiano sarebbe torrida a causa degli scandali da cronaca nera che hanno contraddistinto l'immediata fine dell'ultimo campionato. La lega, la Federazione e in generale tutti i club di massima serie devono benedire le positività di questa primavera/estate condita dall exploit della Nazionale e dalla lenta ripresa sugli spalti, per evitare l'emorragia di tifosi che stanno abbandonando il prodotto calcio italiano sempre più vittima di scandali e incertezza.

Nell'immaginario collettivo dello spettatore appassionato di cuoio resta fervida la dura indagine emersa dalle recenti inchieste di Report e delle Iene che hanno denunciato tematiche differenti accomunate dal comune denominatore del calcio nostrano. Il nome di procuratori ai più sconosciuti fino a pochi anni orsono, oggi protagonisti di ascese incredibili con agenzie che annoverano top players tra i loro assistiti. La lotta delle procure e il riciclaggio di soldi di dubbia provenienza sono un duro colpo da digerire per i tifosi di tutte le latitudini che bramano esclusivamente per la maglia e la vittoria sul campo.

Le agenzie di scommesse che provano a condizionare risultati e pronostici grazie all'ausilio di dirigenti di squadre di massima serie, la compravendita di giocatori con valutazioni gonfiate per l'incondizionato bisogno di plusvalenze, rappresentano tutte tematiche che dovranno essere accertate nell opportune sedi giudiziarie, ma che parallelamente non hanno nulla da condividere con la bellezza del rettangolo verde. Stiamo purtroppo parlando di ossigeno per la stragrande maggioranza dei club nostrani che accumulano debiti, ma latitano in progettualità e crescita del marchio Italia; ciò mentre la Premier regna sovrana indiscussa seguita a ruota dagli altri tornei europei che, al contrario della penuria del calcio italiano, producono idee e reddito. In questo contesto che rievoca i vecchi fantasmi dello scandalo scommesse a ridosso tra gli anni '70 e '80 e, più recentemente del fenomeno calciopoli, diventano fondamentali i gol di Immobile, Insigne, Locatelli e soci per sottacere i veri problemi del nostro prodotto calcio.

I più ottimisti si rifanno ai precedenti richiamati per rivangare come la Nazionale sia stata nel tempo capace di compattare l'intero paese calciofilo nei momenti più bui incamerando vittorie inattese a dimostrazione della tenacia degli italiani di rialzarsi dopo enormi scossoni. Le prestazioni di livello della squadra di Mancini rievocano le pepite di Pablito Rossi e i sontuosi tackle di Cannavaro durante il Mondiale in Germania e, seppur per un periodo limitato, offuscano gli scandali che minano la stabilità e la crescita della Serie A. Necessaria in questo senso la compartecipazione di "Mamma Rai" nell'organizzazione mediatica dell'evento che con show, presentazioni della Nazionale in stile Hollywood, trasmissioni H24 sta cercando di coadiuvare il marcio retaggio emerso dalle inchieste giornalistiche di Report e delle Iene.

La funzione dell'Europeo diventa, pertanto, necessaria per cancellare gli altri dubbi sui dialoghi tra sala Var e Orsato nella notte infausta del 28 aprile 2018, per dimenticare il tentativo dell'arbitro Valeri di richiamare l'attenzione di Orsato sull'entrata killer che avrebbe condotto alla sacrosanta espulsione di Pjanic. Lo spettacolo deve continuare a ogni costo, ma in che misura e a che prezzo?

Tutti noi italiani siamo orgogliosi e fieri della crescita degli azzurri, ancor di più dopo la penosa eliminazione dai Mondiali di Russia 2018, ma tutto ciò non può e non deve cancellare i dubbi e le incertezze emerse, perché questo pallone in cui emergono prepotentemente solo personaggi minori, sempre più prepotenti non porterà a nulla di valido, ma al contrario genererà il collasso dello sport nazionale. Teniamoci stretti i nostri amati eroi che sudano, sgobbano e sognano di riportare la manifestazione continentale in Italia dopo 50 anni, ma smettiamola con i palloni gonfiati.

 





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