Cibo e comunicazione

È corretta la pubblicità alimentare o va cambiata?

    di Silvio Fabris

Per far conoscere le peculiarità dei propri prodotti le aziende alimentari usano la pubblicità come mezzo di comunicazione e ciò per evidenziarne gli aspetti nutrizionali e di sicurezza. In genere le campagne pubblicitarie sono spesso utilizzate dalle varie aziende per farsi concorrenza tra di loro e non come momento formativo tra consumatore e mondo della produzione. Noi pubblicitari per far raggiungere determinati obiettivi di marketing ai nostri clienti usufruiamo di tutti i media che il mondo della comunicazione ci mette a disposizione, creando campagne che dovranno essere attraenti ed efficaci nel trasferire ai consumatori le informazioni più utili. Per catturare l’attenzione dei consumatori spesso si usano i testimonial (personaggi famosi, sportivi, attori etc.) e ciò per sfruttare il principio di immedesimazione, della serie: se lui lo usa, allora anche io sarò come lui…

È vero che determinati messaggi risultano essere suadenti o aggressivi, ma spesso anche ingannevoli, confidando sulla partecipazione agli spot di noti testimonial e ciò potrebbe contribuire a disinformare i consumatori sul modo corretto di alimentarsi. Ci si augura che i futuri governanti pensino a tutelare gli interessi delle aziende e a far sì che le campagne promozionali siano in grado di fornire ai consumatori informazioni utili, educandoli ad una corretta educazione alimentare a tutela della propria salute.  





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