Arriva il Dottor Futuro

Storia di un ibernato a lezione di tempi moderni

    di Vanna Morra

Venerdì 31 marzo Pasquale Palma porta in scena al Teatro Sannazzaro di Napoli “Il Dottor Futuro”. La commedia segna il debutto teatrale del comico partenopeo non solo come attore ma anche come autore. Alla data unica prevista è stata aggiunta quella del 1° aprile per il sold out subito raggiunto. Pasquale Palma e Gennaro Scarpato raccontano la loro commedia tutta da ridere.

Pasquale, il 31 marzo sarete al teatro Sannazzaro con “Il Dottor Futuro”, che spettacolo vedremo?
Lo spettacolo parte da un antefatto. Nel 1986 uno scienziato iberna un uomo con lo scopo di scongelarlo nel 2017 e vedere se è in grado di vivere nei tempi moderni. Lo scienziato, però, muore prima di portare a termine la sua missione e toccherà all’unico nipote, interpretato da me, di riportare l’ibernato in vita e riuscire a farlo adeguare ai tempi moderni. Solo alla fine dell’esperimento il nipote potrà ricevere l’eredità.

Chi è il “Dottor Futuro” e chi sono i tuoi compagni di viaggio?
Io interpreto il Professor Pasquale Palma, il “Dottor Futuro” appunto, unico erede dello scienziato, e farò delle vere e proprie lezioni all’ibernato per portarlo ad adattarsi all’evoluzione tecnologica di oggi. Con me ci sono un avvocato strampalato interpretato da Gennaro Scarpato, Mirko Ciccariello che è un giovane scienziato, la mia ragazza interpretata da Claudia Tranchese, mia suocera Ida Anastasio e l’ibernato che è Mirko Ciccariello. Il senso della commedia è: riuscirò a catapultare quest’uomo nel tran tran tecnologico del 2017? Ovviamente è una commedia molto comica dove però non mancano le emozioni e i buoni sentimenti.

Scopriremo quindi anche dei lati nuovi di Palma e dei Malincomici…

Palma: Sì, soprattutto perché non è uno spettacolo di cabaret o una parodia ma una vera commedia. Un testo teatrale ha bisogno sì di far ridere ma soprattutto ha bisogno di una storia, di una verità e di emozioni. Quello che vogliamo è che le persone all’uscita del teatro si potranno riconoscere in ciò che abbiamo raccontato.
Scarpato: Spesso, per far ridere, il comico con il cabaret tende ad andare sopra le righe e a esagerare le cose mentre noi con questa commedia dimostreremo che la comicità così come i sentimenti sono fatte di persone vere e di verità.

Voi siete anche gli autori insieme ad Antonio Guerriero di questa commedia, com’è nata?
Palma: Lo spettacolo è nato da un’idea di Alessandro Siani, che è il produttore, e da lì io, Gennaro e Antonio Guerriero ci siamo messi al lavoro e abbiamo sviscerato il plot iniziale, ossia, un uomo congelato negli anni ’80 e scongelato oggi, che mondo vedrebbe? Come riuscirebbe a convivere con gli smartphone, i computer e con le tante cose che sono successe? Antonio Guerriero, che cura anche la regia, ha dato un’impronta molto importante alla commedia perché viene da tante esperienze sia attoriali che autorali e noi abbiamo completato l’opera mettendoci la nostra creatività, il nostro stile e anche la nostra gioventù.
Scarpato: Avevamo proprio voglia di vivere l’esperienza teatrale. Siamo sempre stati abituati a vivere i tempi stretti della tv, dove in quei due o tre minuti devi dire tutto ma in realtà viene fuori solo qualcosina inevitabilmente. Invece con il teatro puoi raccontare una storia e permettere al pubblico di farne parte per due ore. In questo caso è la storia di Pasquale Palma che viene travolto da una situazione paradossale ma che se si riflette così paradossale non è.

E quindi da questa voglia è maturata la scelta di lasciare la tv per il teatro. Vi rivedremo in tv?
Palma: Arriva un punto nella carriera di un comico in cui devi fare delle cose diverse. La tv ti porta tanta notorietà e tanto affetto da parte di chi ti segue però poi devi dare al pubblico qualcos’altro. Nulla più del teatro riesce a far esplodere la parte più vera di un attore. La gente poi si stanca di vedere sempre le stesse cose anche se queste cose piacciono molto. Quindi… ora è il momento del teatro e, per restare in tema, di congelare un po’ la tv.
Scarpato: Con la tv entriamo nelle case delle persone, con il teatro è il contrario, sono le persone che vengono a casa nostra e noi aprendoci a loro possiamo realmente dimostrare chi siamo.

Come mai solo una data unica e non un tour?
Palma: Perché questa sarà un’anteprima nazionale, una sorta di data zero a cui farà seguito il tour italiano nella prossima stagione. In realtà però le date “uniche” sono diventate due e abbiamo aggiunto il 1° aprile visto che il 31 marzo è stato subito sold out. Le musiche sono di Tommaso Primo, giovane cantautore napoletano di cui sentiremo molto parlare, ne sono sicuro. E’ innovativo ma con un piede nella tradizione dei grandi autori italiani, abbiamo scelto una colonna sonora di qualità.

Pasquale, i tuoi personaggi sono tutti amati dal pubblico, quando li rivedremo?
In estate. Porterò in giro per l’Italia il nuovo spettacolo live che si chiama “Vediamoci più spesso” dove si riderà con i miei personaggi e tante altre cose nuove che non vi svelo. Anche se in futuro mi piacerebbe dedicarmi di più al teatro non voglio tralasciare i live e i personaggi grazie al quale sono stato conosciuto e a cui sono affezionato.

Quale ti diverte di più interpretare?
Il personaggio a cui sono più legato è sicuramente Vivo D’Angelo, la parodia di Nino D’Angelo che mi ha catapultato in questo mondo, però mi diverto in ogni cosa che faccio. Diciamo che mi piace anche essere precursore di alcune mode, per esempio tempo fa interpretavo “BimboMinkia”, un ragazzino sempre connesso che ha ispirato tanti colleghi a fare cose del genere. Anche Eddy Scampia mi diverte molto, con lui prendo una parte di me e la porto sopra le righe.

Gennaro, sei stato tra i comici italiani più giovani ma hai già tanta esperienza come autore, hai scritto sempre anche per i Malincomici, pensi che sia questa la tu nuova strada?
Ma guarda, anni fa, proprio grazie a Palma e alla nostra collaborazione partita al Tam mi sono scoperto autore. E’ una parte professionale di me che mi piace un sacco e in Pasquale ho trovato la persona giusta per raccontare le cose che scrivo. Oltre a “Il Dottor Futuro” ho scritto il suo spettacolo live “Vediamoci più spesso”.

Ma so di altre collaborazioni e di progetti importanti…
Ho scritto il nuovo spettacolo di Francesco Cicchella “MilleVoci” insieme a lui e Vincenzo De Honestis attualmente in tour e sto scrivendo anche un libro che pubblicherò il prossimo anno.





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