Frittata Ospina, il Napoli si fa male da solo
Contro la Lazio segnali di ripresa. Con la Fiorentina non si deve sbagliare
13/01/2020
di Davide Martino
Alle volte la sintesi di una partita sta in una singola giocata ovvero, in un errore individuale che condiziona il risultato premiando o deprimendo quanto prodotto nell'arco dei 90 minuti di gioco. Per tale motivo l'ottima partita degli azzurri (per l'occasione in mimetica), il predominio del possesso palla per tutta la seconda frazione, il rispetto reverenziale della Lazio che ha pensato principalmente a difendersi e ripartire in contropiede, il solito palo frutto di una magia di Zielinski, deve necessariamente essere congelato dallo sciagurato intervento di Ospina che ha polverizzato in un amen i commenti positivi che sarebbero seguiti nel post partita.
La premessa è d'obbligo perché risulta quasi inutile parlare dei progressi del Napoli allorquando si conta l'ennesima sconfitta. Dice bene Gattuso, la squadra ha maledettamente bisogno di una serie di vittorie. Aggiungiamo che l'ottimismo è frutto solo dei risultati. Proprio il mister calabrese sta cercando di far resuscitare dalle ceneri un gruppo "liquefatto" dalla precedente gestione e ci sta anche riuscendo, in quanto in meno di un mese si nota una squadra più quadrata, maggiormente dedita al palleggio e a imporre il ritmo alla partita. Manca ancora la fluidità offensiva e l'istinto omicida sotto porta. Manca tremendamente Mertens.
Il risultato bugiardo ha oltremodo premiato una squadra in fiducia, ma razionalmente non può limitare il processo di crescita che Gattuso sta dando ai suoi e che sarà ulteriormente acuito dal mercato invernale, mai così foriero di buone notizie come questo anno.
Il Napoli deve riparte da Demme e da Lobotka cioè da due mediani che finalmente garantiranno il filtro a un centrocampo inconsistente in fase di contenimento. I due acquisti potranno finalmente liberare anche l'estro delle mezze ali ancora troppo ancorate a garantire il giusto equilibrio tattico. Il Napoli, insomma, riparte da una guida tecnica che sta normalizzando la squadra e che deve necessariamente studiare nuovi sviluppi offensivi per una squadra che segna troppo poco. Aspettiamo la crescita offensiva che rappresenta il vero banco di prova su cui si dovrà misurare Gattuso. Aspettiamo i successi.
PAGELLONE AZZURRO
Ospina 4 sciagurato
Hysaj 6,5 gagliardo
Manolas 6,5 in ripresa
Di Lorenzo 6 mestierante
Mario Rui 5,5 in difficoltà
Allan 6 sufficiente
Fabian 5 evanescente
Zielinski 6,5 sfortunato
Callejon 5,5 mentalmente distante
Milik 5,5 non ha avuto una palla giocabile
Insigne 6,5 non mollare
Gattuso 6 di stima. Avesse avuto un po' di coraggio nel velocizzare i cambi.