Go Michael

Centouno Ferrari parcheggiate per Schumacher

    di Armando Yari Siporso

La carica delle centouno. Tutte Ferrari, quasi tutte rosse. Parcheggiate sul rettilineo principale della pista di Monza. Sulla stessa pit lane che ha visto Michael Schumacher posizionare decine di volte la propria monoposto, per poi lanciarsi a trecento all’ora a sfidare il destino ad ogni curva.

Lo stesso cavallino sulla livrea delle auto, la stessa passione nel cuore di chi le ha guidate, anche solo per una volta, nel tempio brianzolo della velocità.

Quella passione che ha unito ed unirà sempre Schumy e i suoi tifosi. Che hanno fatto il tifo per lui quando guidava una Ferrari e che continuano a farlo ora che è costretto a letto da un brutto incidente.

Centouno Ferrari stradali sistemate sull’asfalto per scrivere, come fosse un unico tratto di inchiostro,  “GO MICHAEL”, sul circuito dei trionfi del pilota tedesco.

Dall’ospedale le notizie giungono a tratti e spesso a parlare sono medici di altre nazioni che nulla possono sapere delle reali condizioni del pilota. Quello che è certo è che, ad un anno dal suo ricovero, Schumacher è stato trasferito da Grenoble al Centro ospedaliero universitario del Vaud a Losanna, in Svizzera francese. Probabilmente per iniziare un lungo percorso di riabilitazione. E che in tutto il mondo i suoi tifosi, muovendo una penna su un foglio, digitando lettere su una tastiera o parcheggiando bolidi rossi su circuiti storici, scrivono semplicemente "GO MICHAEL".

 



 





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