Dalla strada...al cimitero

Gli ermellini su un trasferimento poco chiaro

    di Adelaide Caravaglios

Come a dire: “dalle stelle … alle stalle”! Ora, lo sappiamo tutti che “il lavoro nobilita l’uomo”, ed in questo detto c’è del vero anche giuridicamente parlando, fosse solo per il fatto che la stessa Costituzione, all’art. 1, statuisce che “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

Proprio per questo con il lavoro non si scherza: lo sa bene quel vigile urbano trasferito prima alla funzione di istruttore amministrativo, e poi a quella relativa alle pratiche cimiteriali. La vicenda, dalle chiare tinte oscure e lugubri, si snoda infatti all’interno di un cimitero − la nuova “sede di lavoro” della guardia municipale – la quale veniva accompagnata nella sua stanza, adorna con “varie suppellettili ed oggetti che fanno pensare in maniera inequivoca ad una camera mortuaria annessa al cimitero, un luogo igienicamente non adeguato, non conforme alle più elementari norme di sicurezza, oltre che lesivo della stessa dignità umana” (come si legge nella sentenza n.ro 2142/2017).

Così mortificato, il vigile chiamava in causa il Comune per vederlo condannare per mobbing; anche gli ermellini non hanno avuto esitazioni nel respingere il ricorso dell’ente, affermando che, nel caso di specie, esistevano tutti gli elementi caratterizzanti il mobbing, quali, innanzitutto, una serie di comportamenti di carattere persecutorio (illeciti o anche leciti, se considerati singolarmente) che, con intento vessatorio, vengono posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi; quindi, l’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente; infine, il relativo un nesso eziologico tra le condotte e il pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità psico-fisica e/o nella propria dignità.

Insomma: niente da fare per il Comune!





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