Banco di Napoli in mostra a Materdei

L'idea e' del collezionista Gaetano Bonelli. Esposizione alla Casa dello Scugnizzo

    di Giordana Moltedo

La morte di Maradona è la metafora di una Napoli che pezzo dopo pezzo, anno dopo anno, ha perso i propri simboli, figure e luoghi che hanno caratterizzato la storia della città. Tra questi simboli figura anche il Banco di Napoli, la cui soppressione avvenuta nel fatidico 26 novembre del 2018, ha sbiadito i ricordi che i napoletani avevano del “loro” istituto di credito e certamente non basta la storica sede di via Toledo, dove campeggia l’insegna Banco di Napoli, o della Fondazione Banco di Napoli ai Tribunali, a far sì che questo pezzo di storia diventi indelebile nella memoria della città e della storia del Mezzogiorno. 

Ed è proprio con lo scopo di non perdere la memoria, che il giornalista e collezionista Gaetano Bonelli ha ideato e curato la mostra “Banco di Napoli: un grande istituto in mostra”, in collaborazione con il gruppo Seniores del Banco di Napoli. La mostra, che ha luogo nel cuore di Materdei presso il Museo di Napoli - Collezione Bonelli che si trova all’interno della Fondazione Casa dello Scugnizzo, sarà visitabile fino al 28 febbraio. A causa dell’ultimo Dpcm, che ha disposto la chiusura dei musei pubblici e privati, la mostra sarà visibile solo on-line, ma la speranza degli organizzatori è che i napoletani possano andare al più presto ad ammirare dal vivo i documenti e i cimeli esposti.  

Entrando nel merito dell’esposizione, la mostra presenta varie sezioni e segue un doppio filo volto ad evidenziare ed esaltare la storia dell’Istituto napoletano, le cui origini risalivano al 1463, e il carattere internazionale assunto, visto che il Banco di Napoli fu il primo istituto di credito ad aprire una sede a New York e diventare, attraverso le succursali presenti nel mondo e sui territori, un importante punto di riferimento anche per numerose realtà imprenditoriali. Un vanto per il Meridione e, in particolare, per Napoli.

Bonelli, d’intesa con Giovanni Ardimento, storico monetario e perito numismatico, nonché referente dell’area finanziaria e bancaria del Museo di Napoli - Collezione Bonelli, ha scelto in maniera accurata i documenti e i cimeli  da esporre, dove figurano tante medaglie e monete. Ma il corpo fondamentale della mostra è dato soprattutto dai manifesti, locandine, libri opuscoli, fotografie e le fedi di credito, pratica nata nel 1500 in città grazie ai flussi commerciali che avevano reso Napoli, alla stregua di Parigi, un’ attrattiva per i mercanti. Tra i documenti figura anche il regio decreto che dopo il periodo postunitario andò a riconfigurare la nascita e l’attività del nuovo Banco di Napoli.

Per visitare la mostra e partecipare ad una serie di collegamenti via web organizzati dalla Fondazione, le informazioni sono reperibili sul sito della Casa dello Scugnizzo e sulla pagina Facebook del Museo di Napoli.





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