The saints are coming

L' incredibile stagione del Southampton

    di Alberto Medici

Si potrebbe usare una vecchia canzone degli Skids (a noi è forse più nota la recente cover degli U2) dal titolo “The saints are coming” per spiegare l’incredibile e per certi versi inaspettata fenomenale stagione del Southampton.

Venticinque punti (sui 33 disponibili).

Secondo posto in solitario.

Solo -4 dall’imprendibile Chelsea del maestro Josè.

Vero, i tempi duri devono ancora arrivare e ai ragazzi di Ronald Koeman andranno incontro ad un trittico di fuoco tra un paio di settimane: City, Arsenal e United in filotto. Vero anche però che i due Manchester verranno affrontati al St. Mary’s Stadium e che l’unica trasferta impervia sarà sul campo dell’Arsenal. Tuttavia saranno affrontate squadre di prima, primissima, fascia, desiderose di rivincita dopo un inizio stentato per svariati motivi.

Ma perché per un istante non godersi il momento?

Il Southampton poggia i suoi successi su una difesa arcigna, capace di non prendere goal dal 27 settembre e di inanellare ben 5 clean sheets (reti inviolate) consecutive. La classica linea a quattro Clyne-Alderweireld-Fonte-Bertrand offre dunque più di una garanzia. A metà campo invece le chiavi del gioco sono affidate al brillante centrocampista francese Morgan Schneiderlin, coadiuvato dall’ex Celtic Wanyama, il giovane Ward-Prowse e l’esperto Davis. In attacco, oltre alla straordinaria vena dell’italiano (e rivelazione ai meno esperti) Graziano Pellè autore già di sei reti, brillano l’estro dei vari Dusan Tadic, Shane Long e Sadio Manè.

E dire che in sede di campagna acquisto molto si era parlato (e male per giunta) del mercato dei Saints. Via l’allenatore Pochettino (direzione Tottenham), il principale artefice delle belle prestazioni della passata stagione e dentro (dal Feyenoord) Ronald Koeman, tra l’altro nella sua prima esperienza in un campionato difficile come la Premier League. Via anche gli interpreti che tanto avevano entusiasmato il pubblico del St. Mary’s: ceduti in serie Lallana, Lovren e Lambert (Liverpool), Luke Shaw (United) e Calum Chambers (Arsenal) che in pratica erano i pilastri della squadra. Al loro posto sono arrivati invece i già in parte citati Manè, Long, Tadic, Pellè, il portiere Forster, ma soprattutto i due grandi colpi di mercato (in prestito) Toby Alderweireld (vice campione d’Europa con l’Atletico) e Ryan Bertrand (campione invece nel 2012 col Chelsea).

Con 46 milioni di disavanzo positivo e nuovi giocatori tutti da scoprire nessuno accreditava il Southampton come possibile rivelazione. Queste 11 giornate di Premier invece hanno smentito i più scettici e lanciato la squadra verso posizioni di classifica inimmaginabili fino a solo qualche mese fa.

Se è solo un exploit stagionale o li ritroveremo ancora a lottare a maggio è presto per dirlo.

In ogni caso, occhio, perché (maybe) “The Saints are coming”.





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