Alchimia di suoni

Le contaminazioni di Louis Siciliano incantano la Domus Ars di Napoli

    di Liberato Russo

Un viaggio tra le vibrazioni che, partito da Napoli, ha toccato i cinque continenti ed è approdato a Varanasi sul Gange, India. A lanciarsi in questa impresa Aluei, nome iniziatico di Louis Siciliano, compositore, polistrumentista, performer e produttore musicale partenopeo, già vincitore di importanti premi come autore di colonne sonore per il cinema e ricercatore da anni impegnato nel dialogo tra musica, fisica quantistica, cibernetica, poesia contemporanea, esoterismo e scienze olistiche. L'evento si è tenuto sabato 28 maggio alla Domus Ars di Napoli dove Aluei, con un doppio concerto (prima alle 20,30 e poi alle 22,00), ha proposto al pubblico la sua esperienza rituale. "Il suono - afferma il compositore - è il veicolo che permette alle nostre anime di navigare nelle infinite dimensioni che ci circondano". 

Il matrimonio tra Partenope e Shiva, tra il Sound Vesuviano e la Musica Classica indiana, delinea le originali sonorità di questo alchimista dei suoni, dove convivono senza pregiudizi l'elettronica e le tecnologie più all'avanguardia con strumenti ancestrali e tecniche vocali che si perdono nella notte dei tempi. Un abbraccio musicale tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud del mondo, tra il colto e il popolare che ha fatto vivere ai pochi eletti accorsi alla Cripta della Domus Ars di via Santa Chiara di Napoli - un antico Ipogeo che ci riporta direttamente alle radici greche di questa magica città - un'esperienza unica, all'insegna della rigenerazione energetica e della gioia contagiante.





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