Premio Masaniello, vince la cultura

Organizzazione perfetta della serata finale della XV edizione. Ecco i vincitori

    di Giordana Moltedo

Napoletanità, musica, divertimento e attualità: sono questi i quattro grandi temi che hanno caratterizzato la serata di premiazione del Premio Masaniello, che si è svolta martedì 6 ottobre, nell’incantevole scenario del Teatro Sannazaro. Organizzazione perfetta nel pieno rispetto delle norme anticovid. Il Premio, nato da un’idea di Luigi Rispoli e di Umberto Franzese, nell’anno della sua XV edizione, ha visto al centro delle premiazioni il tema del mistero. Un tema in grado di legare la Napoli di oggi agli antichi culti del passato, oggetto di studi, articoli, saggi e opere artistiche dei premiati come il saggista Stefano Arcella, che ha dedicato molti studi ai misteri del mondo antico, il giornalista e scrittore Aldo De Francesco, studioso di miti e riti locali sia attraverso la scrittura che la pittura, Diana Franco, da sempre im'impegnata in un percorso creativo d'alta qualitò, il presidente della Cappella di Sansevero Fabrizio Masucci e Laura Miriello, direttrice dell’Associazione culturale Itinerari storici alchemici di Napoli Respiriamo Arte.

La serata, condotta da Lorenza Licenziati con la regia di Sasà Imperatore, ha visto vari momenti musicali e di spettacolo, con Eugenio Bennato che è salito sul palco per regalare al pubblico una versione del brano la Canzone della Jettatura, che recentemente Pietra Montecorvino ha inciso e riproposto in chiave reggae. Proprio Pietra Montecorvino ha ricevuto (ma non ritirato perché all’estero per motivi familiari) il Premio “Radici e Identità” con il regista lirico Riccardo Canessa, il cantante e chitarrista Mario Maglione, il direttore del reparto di Oncologia dell’Ospedale Monaldi Vincenzo Montesarchio e Linda Airoldi soprano del Teatro di San Carlo. La stessa Airoldi è stata tra le protagoniste di un intervento musicale intenso  dedicato ad Ennio Morricone. Invece è andato al giovane regista Tullio Imperatore il Premio Unicum “Guglielmo Celestino”.

Oltre alle esibizioni di Bennato e della Airoldi, sono saliti sul palco Anna Maria Bozza, Enzo De Simone e Mario Maglione, mentre lo spettacolo danzante ha visto esibirsi i ballerini della The Every Dance di Cristiana Monticelli. Una serata, meravigliosamente pensata e strutturata da Umberto Franzese e dal presidente dell’AIGE Luigi Rispoli che, in questo contesto delicato segnato dalla pandemia, hanno tenuto a lanciare un segnale al mondo culturale: «Nonostante il covid e il problema sanitario non bisogna perdere di vista la necessità che tutti abbiamo di avere una vita sociale fatta anche di momenti culturali come questo»

  





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