Comunicazione e giovani

La responsabilità verso le nuove generazioni

    di Silvio Fabris

Il mondo pubblicitario da sempre si è accorto dell’evidente potere comunicativo dei giovani. Infatti, fino a qualche decennio fa i ragazzi non erano al centro dei consumi. È stato rivalutato il target "giovani" e la pubblicità parla sempre di più ad un pubblico giovanile usando, o cercando di usare il loro stesso linguaggio, offrendo dei modelli di comportamento e degli stili di vita. I prodotti ad essi destinati riguarda, naturalmente: bibite, birre, snack, auto, scooter, yogurt, lozioni per i brufoli o per la forfora e via dicendo. Ma attenzione, la pubblicità non deve esercitare una influenza, spesso negativa, sui giovani, soprattutto se riguarda prodotti quali le bevande alcoliche. Deve stare attenta a non usare elementi troppo suggestivi, a non dare false promesse ("La birra ti dà quello che vuoi: piacere e sicurezza…").

I messaggi pubblicitari diventano poi estremamente influenti e suggestivi nel momento in cui si utilizzano i cosiddetti "testimonials", ossia, personaggi famosi normalmente appartenenti al mondo dello spettacolo o dello sport e in particolare, sono i miti del calcio ad aver letteralmente inondato gli spot pubblicitari che, come sappiamo, affascinano particolarmente il pubblico giovanile. 





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