Santiago Calatrava e la luce di Napoli
Mostra dell'architetto spagnolo al Museo di Capodimonte. Fino al 10 maggio 2020
di Flora Fiume
Dal 6 dicembre 2019 al 10 maggio 2020 il Museo di Capodimonte ospita “Nella luce di Napoli”, la mostra di Santiago Calatrava, il famoso architetto e artista spagnolo, per celebrare i suoi 40 anni di carriera. “Questa mostra vuole inserire l’architettura in un complesso artistico, perché essa stessa venga concepita come un’arte”: è lo stesso Calatrava ad affermarlo. L’architettura vista come forma di arte autonoma, se non addirittura “summa di tutte le arti”, e non solo come organizzazione funzionale di spazi deputati ad ospitare l’arte come tradizionalmente intesa.
L’allestimento conta circa 400 opere, a cominciare dalle maquette delle architetture più famose dell’archistar valenciana, come l’aeroporto di Lione o l’idea di progetto per ricostruire lo sfortunato ponte per Genova, che sarà possibile osservare al secondo piano del museo, dove la mostra ha inizio. Proseguendo nei corridoi si potranno poi scoprire i temi principali della poetica architettonica di Calatrava, alberi, tori, e anche nudi femminili, riprodotti su disegni, dipinti a pastello e carboncini. E ancora viene dato spazio alle sculture, che sono per l’architetto un nutrimento incessante per la sua arte, come spiega “la mia scultura precede il mio lavoro di architetto”.
L’esposizione è curata da Sylvian Bellenger, direttore del museo e Real Bosco di Capodimonte, insieme con Robertina Calatrava, moglie dell’architetto. Ed è stata sostenuta dalla Regione Campania con i fondi europei, organizzata dalla società regionale Scabec e realizzata in collaborazione con lo studio Calatrava.
Il direttore Bellenger ha presentato la mostra dicendo che “Calatrava è un architetto che parla di luce. Cosa che lo rende un artista, un pittore, uno scultore, oltre che un architetto. Le sue opere si ispirano al mondo della natura e sono capaci di introiettare chi le ammira in una poesia fantastica. Calatrava è anche un poeta”.