Teatro Bellini, si riparte con 'Zona Rossa'

Sei artisti danno vita al loro Grande Fratello. Un lockdown di resistenza culturale

    di Flora Fiume

The show must go on. In un modo o in un altro. E il modo immaginato dal Teatro Bellini è di certo tanto originale quanto coerente. Si chiama “Zona Rossa” ed è un esperimento di Grande Fratello teatrale messo su da sei attori che hanno deciso di autorecludersi nelle quattro mura del Teatro Bellini, chiuso per volontà governativa come tutti i cinema e i teatri d’Italia. Ancora non ci si spiega come è possibile che gli unici luoghi su cui non ci sono stati dubbi di chiusura sono quelli della cultura.

E allora non c’è altra soluzione che resistere, come ci hanno insegnato Laura Cocozza, Max De Francesco, Vincenza Donzelli e tutto il team di Montedidio Racconta, la kermesse dedicata alla cultura partenopea interamente tenuta in streaming la scorsa settimana. Il Teatro Bellini sarà trasformato in una sorta di b&b con letti e comodini allestiti nei camerini. I partecipanti a questo evento provocazione sono due drammaturghi e registi, due attori e due attrici: Pierlorenzo Pisano, Licia Lanera, Alfredo Angelici, PierGiuseppe di Tanno, Federica Carruba Toscano e Matilde Vigna. Tutti e sei saranno costantemente sotto l’occhio di una telecamera, tranne che in bagno e in camera da letto, dal 20 dicembre al 15 gennaio, fino a quando cioè gli attuali ordini del governo obbligano alla chiusura. Tutto quello che faranno sarà trasmesso in diretta sul canale youtube del teatro. “Abbiamo sempre detto che il teatro è la nostra casa, ecco adesso ci siamo”, così Daniele Russo che ha ideato l’esperimento insieme con Davide Sacco. L’intento però non è di trasformare il teatro secondo le logiche televisive.

Non ci sarà niente di voyerustico come il famoso reality che conosciamo tutti. Ma al contrario, di utilizzare questo strumento accessibile a tutti per mostrare cosa vuol dire lavorare in teatro. Sarà un documento filmato che mostrerà come si scrive uno spettacolo, come si interpreta un personaggio, come si costruisce la scena, con le tecniche, le discussioni e le riflessioni che ne derivano. Contemporaneamente si potrà intervenire da casa: spettatori e colleghi potranno dire la loro aiutando gli eroi della chiusa teatrale. Gli attori, dopo gli screening sanitari richiesti dalla legge, sono già pronti ad entrare nella casa-teatro. Al termine dell’esperimento verrà costruito lo spettacolo che appena i teatri riapriranno potrà essere visto rigorosamente dal vivo. Perché non ci può essere teatro senza spettacolo dal vivo.





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