Incubo Napoli, tutti colpevoli

Iachini umilia Gattuso. Si salva solo Ospina. Urge uno scatto d'orgoglio

    di Davide Martino

Il momento in cui credi di aver raggiunto il punto più basso della gestione recente del Napoli, questo anno si ripete drammaticamente ogni settimana. Oggi il Napoli è una squadra che rischia seriamente il baratro della cadetteria nel paradosso di vivere la stagione in cui la società ha profuso il massimo sforzo economico della sua recente storia. Le responsabilità sono di tutti, dalla società agli allenatori, ma principalmente di giocatori demotivati e totalmente bloccati sia fisicamente che mentalmente.

La Fiorentina che nulla ha rubato, rappresenta la quarta squadra consecutiva a fare bottino pieno al San Paolo. Già il nostro glorioso stadio dove si respira tanta storia, oramai è privo della sua essenza magica. Il San Paolo è terra di conquista da parte di chiunque.La squadra in partenza è snaturata a causa della cervellotica scelta di Gattuso che sposta mezza difesa imbarazzando l'assetto di un intero reparto, per poi tornare subito ai ripari dopo il primo gol subito. Lo stadio (quello che resta, per meglio dire) si chiede il senso di spostare Luperto a sinistra e Di Lorenzo al centro snaturando le caratteristiche dei singoli. Parallelamente dubbi nascono anche sui cambi. Perché inserire Demme al 56' per Allan, quando serviva una imponente scossa alla fine della prima frazione. A parziale discolpa del mister calabrese c'è la condizione psico-fisica ereditata che ha totalmente liquefatto una rosa di ben altra categoria. Come detto anche la società ha le sue colpe. La totale assenza di De Laurentiis nuoce ancora di più della stucchevole diatriba con i gruppi organizzati.
Pochi giorni orsono si festeggiava la gloria di un decennio magico, anche al netto di pochi successi raccolti. A distanza di pochi mesi si raccolgono i cocci di una situazione surreale che la piazza non viveva dai tempi di Naldi e Corbelli.
Urge la rifondazione tecnico-tattica. Urge un bagno di umiltà della piazza che deve tornare a vivere di passione azzurra senza trasmettere l'angoscia del risultato a tutti i costi. Urge la difesa della città con maglie sudate e giocatori che escono dal campo stremati. De Laurentiis sta vivendo il primo drammatico giro di boa e deve intervenire senza remore per ricoverare un ammalato in fin di vita e farlo risorgere dall'agonia dalla paralisi.
Alle porte ci sono la Lazio e la Juve, ma soprattutto c'è il rispetto di una città che deve tornare umilmente a infondere la passione verso questi colori.
 
PAGELLONE AZZURRO
Ospina 6,5 l'unica luce azzurra
Di Lorenzo 4 spinto nel baratro
Manolas 3 baratro
Luperto 3 baratro
Hysaj 6 ci mette l'anima
Allan 5 gioca troppo avanzato
Fabian 4,5 in media con la stagione
Zielinski 3 chi l'ha visto
Callejon 2 di stima
Milik 3 molle. Ma non il peggiore.
Insigne 6 si danna. Ma non adatto alla fascia.
 
Demme 6 di incoraggiamento
Lozano 6 sempre troppo tardi
Llorente sv
Gattuso 2 oggi totalmente responsabile.





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