Fabian gol, Napoli al bivio scudetto

La squadra azzurra arriva carica e piena di fiducia alla sfida cruciale con il Milan

    di Davide Martino

Lo switch oppure lo sliding Doors del campionato del Napoli. Il gol di Fabian è stato definito in tanti modi con il solo tentativo di indirizzare quel momento come decisivo per le sorti del campionato azzurro. Chi scrive da sempre ha cercato di evitare queste mistificazioni con la precisazione che la rosa azzurra è una rosa di grande qualità e da primi posti in classifica, per cui il Napoli di questa stagione ha il dovere etico e morale di cancellare i fantasmi dello scorso anno con prestazioni convincenti e senso di appartenenza.

Ci limiteremo, quindi, a ripetere come la vittoria di Roma sia stata entusiasmante, ma non decisiva, ancorché fondamentale per tornare a ricucire il rapporto deteriorato con la tifoseria azzurra, mai come in questo caso fondamentale per le sorti dell'immediato futuro. Roma in un certo senso ha comunque rappresentato lo spartiacque, perché è la partita che lo ha detto. 
Il Napoli contratto e spuntato del primo tempo assomigliava a quello scialbo delle ultime prestazioni deludenti nei risultati, ma soprattutto nel gioco. Il Napoli del secondo tempo, o meglio ancora dell'ultima mezz'ora ha ripreso a correre, alzando le marce del motore e proponendo calcio e grande mentalità proprio in casa dell'amato/detestato sig. Sarri.
 
La squadra spuntata del primo tempo ha lasciato spazio a quella positiva e padrona della ripresa, dando il segnale più convincente dopo il pareggio di Pedro con una reazione violenta  da top club; il grandissimo gol di Fabian a 20 secondi dallo scadere rappresenta solo l'apice delle sensazioni fornite dai giocatori che hanno subito chiarito di non accettare il risultato.
Oggi il Napoli è nelle condizioni di poter guardare con ottimismo alle ultime 11 partite perché libero da impegni infrasettimanali e vicino al recupero degli ultimi lungodegenti Anguissa e Lozano. Mister Spalletti può avere finalmente varie scelte a disposizione potendo contare sugli uomini più in forma da schierare ogni domenica. 
 
Le scelte e le alternative, da sempre mancate in questa stagione all'uomo di Certaldo rappresentano l'aspetto determinante per la definitiva crescita anche mentale del gruppo. È ovvio che il mister è stato eccellente nel fare di necessità virtù coinvolgendo ogni singolo giocatore e, in questo senso, il giudizio definitivo sull'allenatore può essere dato proprio dalla gestione dell'intero gruppo al completo.
Un esempio su tutti. Oggi Lobotka è il nuovo perno del centrocampo azzurro spodestando finanche Anguissa, il cui exploit ha entusiasmato l'intera piazza. La gestione dei due giocatori è determinante anche in base all'avversario, oltre a essere determinante per l'evoluzione del gioco di Fabian Ruiz, il cui talento è definitivamente sbocciato in maglia azzurra.
Il Napoli  è sulla strada giusta e la fase difensiva, a dir poco perfetta in tante occasioni, è l'emblema del grande lavoro effettuato in pochi mesi e con tante difficoltà dall'allenatore che dovrà essere bravo a fornire nuove e più convincenti soluzioni offensive. La pecca della squadra è, infatti, data proprio dalla scarsa prolificità degli esterni d'attacco ai così miseri come in questa ultima annata. E' indubbio che la manovra risente delle prepotenti accelerazioni di Osimhen, ma è altrettanto vero che troppo poco è stato dato dai vari Insigne, Lozano e Politano per poter essere contenti pienamente del loro rendimento.
 
Questo deve essere il definitivo salto di qualità cui è chiamato tutto lo staff tecnico perché l'equilibrio deve viaggiare di pari passo alla manovra consentendo l'evoluzione dei meccanismi offensivi che potrà fare esultare la piazza non solo per le grandi imprese, ma anche per le partite con le cosiddette piccole, che in questo momento possono realmente rappresentare l'ago della bilancia per il rush finale della stagione. Alle porte c'è il Milan, con il suo fascino retrò che rievoca le meravigliose sfide di fine anni '80. Alle porte c'è una partita che ogni tifoso sta pregustando, ma che nell'attenzione di Spalletti deve essere solo uno degli undici appuntamenti per raggiungere la definitiva consacrazione.
 
PAGELLONE AZZURRO
Ospina 6 macchia con il gol subito una prestazione eccelsa
Di Lorenzo 6 in difficoltà contro uno dei migliori giocatori della stagione
Rrhamani 6,5 in ripresa dopo l'agonia di giovedì
Koulibaly 6,5 da sicurezza al reparto
Mario Rui 6,5 semplicemente la sua migliore stagione in azzurro
Demme 6 mantiene e non fa rimpiangere gli assenti
Fabian 7 la prestazione è da 5, il gol da 8
Politano 6,5 in un momento di forma strepitosa
Zielinski 5 partita sbagliata davanti il suo mentore
Insigne 7,5 il gol? No la freddezza dell'assist al 95'
Osimhen 6 corre, lotta combatte. Ci aspettiamo diventi decisivo nei big match
Elmas 7 spacca letteralmente la partita
Ounas 6,5 venti minuti di grande qualità
Lobotka 6 entra in fiducia 
Juan Jesus sv





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