La festa delle culture migranti
Il 19 e 20 maggio, una due giorni di musica, danza e integrazione
di Liberato Russo
La cultura unisce, spezza barriere. Un mondo nuovo, in cui tutti siamo migranti, è possibile solo coltivando valori quali accettazione dell'altro, integrazione, conoscenza del nuovo. È con questo spirito che i tre istituti culturali europei di Napoli (l'Institut français, Goethe-Institut e Instituto Cervantes, associati nell'ambito della rete “EUNIC Naples”), insieme alla cooperativa sociale Dedalus, in collaborazione con il Lanificio25 e Made in Cloister, hanno ideato “Culture Migranti: danza, musica e arte senza frontiere", evento dedicato al tema delle migrazioni e all’integrazione attraverso le arti. Due giorni di appuntamenti, il 19 e il 20 maggio, che vedranno artisti internazionali e rappresentanti di diverse realtà e cooperative sociali europee, promuovere e sviluppare uno scambio di esperienze tese a testimoniare e a valorizzare l’integrazione attraverso la cultura e l’arte, in particolare dei giovani.
L'evento, patrocinato dal Comune di Napoli e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, tra gli appuntamenti di Wine&theCity 2017, parte venerdì 19 maggio alle ore 10 presso la sede di Dedalus (Piazza Enrico de Nicola 46) con la tavola rotonda "La Cultura come integrazione. Esperienze Migranti” che proporrà tre importanti testimonianze provenienti da Francia, Spagna e Germania con Sarah Affani, responsabile del polo "Passion di Singa France", Quim Guinot, direttore della "Fundación Soñar Despierto" e Salma Jreige, direzione Progetto Multaka: il museo come punto di incontro, Musei di Stato Berlino.
Tre realtà ed esempi differenti di cooperative sociali per un confronto europeo sul tema dei migranti, che promuovono ogni giorno, concretamente, l’integrazione attraverso l’esperienza e la conoscenza dell’arte. Insieme agli ospiti internazionali interverranno Elena de Filippo, presidente Dedalus cooperativa sociale, Jean-Paul Seytre, console generale di Francia a Napoli e direttore dell’Institut français Napoli, Maria Carmen Morese, direttrice Goethe-Institut, Luisa Castro Legazpi, direttrice Instituto Cervantes Nápoles e Giuseppe Gaeta, direttore Accademia di Belle Arti di Napoli. Modererà l’incontro il giornalista e conduttore della trasmissione Zazà di Radio 3 Rai Piero Sorrentino.
Il giorno successivo, sabato 20 maggio dalle ore 19, al Lanificio25 (Piazza Enrico de Nicola 46) si terrà la Festa di "Culture Migranti" con gli artisti internazionali invitati dagli Istituti stranieri Darío Basso, Nadeeya GK e Babou Bojang, ognuno portavoce della propria storia ed esperienza d’integrazione culturale, e i 50 giovani partecipanti ai “Workshop” tenuti nei giorni precedenti. Ospite d’eccezione della serata, presentata da Marialuisa Firpo, sarà l’artista e cantante di origini tunisine M'Barka Ben Taleb, testimonianza concreta di integrazione culturale della nostra città. Nel corso della serata si alterneranno le performance di danza, musica e arte realizzate durante i laboratori creativi a cura dei tre artisti con i giovani, migranti e non, di diverse nazionalità, tutti tra i 15 e 20 anni. Ci sarà la creatività e la ricerca figurativa del pittore spagnolo venezuelano Darío Basso, che farà dipingere ai partecipanti i corpi gli uni degli altri per poi formare un’unica entità collettiva finale, usando i piedi e “il corpo del serpente” (il suo cammino vitale), attraverso il ritmo della musica; ma anche la house dance dal gusto africano di Nadeeya GK, ballerina di origine camerunese che vive in Francia, che mescolerà step basici della house dance allo spirito afro; e ancora la musica rap di Babou Bojang, artista ghanese che abita a Monaco di Baviera, che condurrà i giovani musicisti a scrivere le parole in musica, partendo da esercizi di allentamento, di ritmo e di voce e creando insieme un testo per una canzone rap.