Effetto Terra, guida alla natura

Perche' vedere su Sky il format educativo condotto da Francesca Michielin

    di Daniele Vargiu

La salute del nostro pianeta è un problema su cui ormai siamo fuori già da tempo. Lo ribadisce anche “Effetto Terra”, il nuovo programma partito il sei marzo su Sky Nature e condotto dalla cantante e musicista Francesca Michielin, il quale vuole essere una sorta di guida alla consapevolezza in una selva di informazioni e di stimoli spesso contraddittori. L’obiettivo della docuserie è quello di esplorare differenti ambiti della nostra vita quotidiana, quindi, dagli abiti al cibo, dalla cosmesi al giusto utilizzo della plastica. Passando per il nostro consumo di energia e l’inquinamento atmosferico. Il tutto deve avvenire senza facili allarmismi, ma bisogna avere la consapevolezza che non c’è più tempo da perdere. Il programma ha il compito di insegnare e di educare e per questo Francesca Michielin durante le puntate incontra diverse scienziate e attiviste che le danno dimostrazione di quali siano le esperienze migliori da utilizzare per cercare di lottare contro la crisi ambientale.

La Michielin, così, si trova in una nuova veste: la reporter. Nell’arco di queste sei puntate è andata ad approfondire temi centrali nel dibattito contemporaneo sull’ecologia e sulla sostenibilità. Uno sguardo rivolto tutto al femminile. Il nostro pianeta non sta bene, pertanto la cantante cerca di dare nel limite del possibile, una specie di insegnamento. Noi esseri umani siamo un po' strani, sentiamo il pericolo solamente quando è imminente e invece dobbiamo provare a prevenire il determinato problema. Abbiamo veramente poco tempo, basta che ognuno faccia poche cose con il giusto criterio e già potremmo rallentare questo orologio che scorre velocissimo. In una delle puntate sicuramente più interessanti, la cantante, ci suggerisce di fare particolare attenzione alle cose piccole… come gli oggetti di plastica monouso, quali: lo spazzolino da denti, il filo interdentale, il dentifricio, il dischetto di cotone per pulirsi il viso, perché forse più sono piccole e più possono danneggiare il nostro ecosistema. Noi pensiamo che più una cosa è piccola, meno sarà impattante. È errato come ragionamento. Sono proprio quelli gli oggetti che si incastrano nei pesci e che gli uccidono. Osservando questo programma ho pensato che la cosa bella sia quella di avere immediatamente una soluzione pratica da mettere in atto nell’immediato.

Non si tratta di un programma che ti annoia, anzi, mediante esso si possono approfondire le ricerche più sperimentali e si ha modo di ottenere sempre qualche spunto di riflessione. Si tratta di un programma molto utrasversale nel quale ognuno può rispecchiarsi, magari non su tutto, però credo che possa essere visto dai bambini fino ai genitori. E aggiungerei, forse anche all’interno delle nostre scuole. Vedere questa serie è importante perché cambierà davvero il modo di vedere le cose, le piccole cose della nostra vita. Da come facciamo la spesa a come facciamo shopping anche online, ed è importante anche perché avremmo tutti delle azioni corrette da poter applicare. La natura non smette mai di stupirci, può creare spettacoli straordinari. Sky Nature è un viaggio alla scoperta del mondo e delle sue meraviglie. Si tratta del primo canale Sky che ci mostra la natura da vicino.

 

Andiamo a conoscere qualcosa in più su Francesca. La Michielin ha 27 anni, è nata a Modena ed è laureata al conservatorio. È un artista dai tanti talenti, professionista serissima e una donna molto impegnata. È una musicista di successo, canta, suona, e a Sanremo ha diretto la canzone di Emma Marrone, ha appena pubblicato un romanzo (Il cuore è un organo) e il mese scorso si è laureata in canto jazz. Come fa a fare tutto questo? La risposta è semplice. È una persona che ha seminato bene i suoi dieci anni di carriera. E soprattutto è una persona che ha a cuore il pianeta nel quale vive. Per la sua generazione la battaglia ambientalista è una priorità assoluta, ma anche una parte integrante del suo modo d’essere. Il momento è adesso. Dobbiamo completamente rivoluzionare il nostro modo di vivere e di pensare. Nel 1995 si parlava già di questi temi, l’effetto serra, il buco dell’ozono, quando noi eravamo bambini erano argomenti consueti. Io sono più meno coetaneo di Francesca e ricordo che a scuola l’insegnante di scienze ci dava da studiare la raccolta differenziata.  Insomma, la chiave del futuro sono i nostri bambini e solamente attraverso dei comportamenti virtuosi possiamo riuscire a salvare il nostro pianeta.





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