Napoli, l'enigma dell'attacco

Dopo Inter e Barcellona la squadra azzurra deve provare il grande 'salto', ma segna poco

    di Davide Martino

Il Napoli prova a rivivere i fasti delle sfide di vertice affrontando in sequenza Inter e Barcellona e in entrambi i casi trova un pareggio che nei contenuti, più che nel risultato, ne ridimensiona le aspettative e le pretese. Sin dalla prima conferenza stampa pre Inter mister Spalletti orienta il discorso tattico sulla presunta supremazia tecnica degli azzurri con cui arginare il predominio fisico degli uomini di Inzaghi.

Il Napoli dei primi 45' in effetti dimostra di potersela giocare ad armi pari contro la capolista e impressiona finalmente per personalità anche nella complicata sfida europea, ma poi si sgonfia, cede all'avversario, subisce il pari e in generale l'idea di gioco di Inter e Barcellona, lasciando i tifosi più con la consapevolezza di non essere in grado di vincere questo tipo di partite che con la speranza di successo. Le due partite sono ben differenti tra di loro, anche se identiche nel punteggio e denotano nuovamente una squadra incapace di imporre la propria filosofia di gioco.

Troppe appaiono ancora le incongruenze di un sistema monco, in quanto schiavo del palleggio ossessivo nella propria metà campo, ma mai realmente finalizzato alla ricerca dello spazio offensivo. Siamo al cospetto di una squadra che eccelle in fase difensiva, ancora di più con il rientro di Koulibaly, ma troppo abulica in attacco, dove si è ancorati alle giocate del duo Zielinski Fabian. Osimhen è troppo solo. Insigne molto al di sotto del proprio potenziale diventa determinante nella fase passiva di raddoppio sull'esterno avversario, mentre a destra oltre a registrare i continui infortuni che attanagliano la stagione si rivede il polivante, ma ancora incostante Elmas, pessimo contro i nerazzurri, ottimo nel primo tempo spagnolo.  Infine c'è l'equivoco Mertens, messo nuovamente in disparte con il rientro del centravanti africano.

Sembra impossibile, ma la realtà è che tra tante ottime soluzioni, il mister di Certaldo non ha ancora trovato una soluzione che possa fare convivere i due attaccanti.Il punto è francamente necessario per invertire la rotta offensiva di una squadra che obiettivamente fatica e non poco a gonfiare la rete. In campionato, come ampiamente pronosticato, il Napoli resta aggrappato alle prime, poiché solo un risultato negativo sarebbe stato decisivo per le sorti di vittoria, anche se il secondo tempo del Maradona lascia la sensazione di una squadra in balia dell'evento, più che padrona del proprio destino.

Altro giudizio può rivestire il pareggio del Nou Camp, laddove al cospetto di una squadra in netta ripresa, avviata alla nuova/vecchia filosofia del classico Barcellona, il Napoli si è ben disimpegnato cedendo al 60' solo su una discutibile scelta del var che giudica volontario un movimento istintivo, quanto impercettibile di Juan Jesus.

Ciò che preoccupa anche in questo caso è la pessima reazione al gol subito che non ne genera altri solo grazie all'imprecisione degli attaccanti catalani. Viviamo questo grande equivoco e ne siamo in balia, ma c'è ancora la possibilità di controllare il proprio destino imprimendo la definitiva svolta anche tattica, oltre che caratteriale a una squadra e una tifoseria che sogna di fare il definitivo ultimo step!!!

PAGELLONE AZZURRO

Ospina 6 può poco

Meret 6,5 si disimpegna bene anche con i piedi 

Di Lorenzo 7 a Barcellona è semplicemente perfetto

Rrhamani 6,5 preciso e puntuale

Koulibaly 7,5 perché viene subito mandato in campo e lui risponde da grande campione.

Mario Rui 6 riposo a sorpresa

Juan Jesus 6 sfortunato sul rigore

Fabian 7 l'ultimo a mollare in Catalogna

Anguissa 6,5 in lenta ripresa. Speriamo nulla di grave

Lobotka 6,5 è mancato. Serve come il pane per la manovra offensiva.

Elmas 6 male e bene. Discontinuo

Zielinski 6,5 il gol, ma poco altro in attacco. Meglio nei compiti difensivi

Insigne 6 anche lui vittima dei compiti prettamente difensivi

Osimhen 6 isolato, un po' affannato e poco ispirato

Politano 6 bene la prima mezz'ora. Infortunio che non ci voleva.

Ounas 5 impalpabile

Mertens 6 troppo poco in campo

Demme 6 entra nel finale. Servirà nell'immediato futuro.

Malcuit SV





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