L'archidesigner - Viaggio ad Amsterdam

Passeggiando per la citta' tra case in mattoni, vetrine ben curate ed edifici 'green'

    di Francesca Morano

Si può non amare una città come Amsterdam? Un paese affascinante, con un mix di stili, da una parte i suoi canali risalenti al XVII secolo, diventati patrimonio Unesco, dall’altra parte il quartiere a luci rosse con vetrine luccicose e i coffee shop. Biciclette che sfrecciano in ogni dove, odori e sapori di cibo che si mischiano alla folla di turisti e abitanti. Amsterdam è una città da vivere a piedi, da scoprire, da ammirare, con il suo movimento architettonico la “Scuola di Amsterdam” legato alla pionieristica edilizia popolare del tempo. Siamo negli anni del primo Novecento, e un gruppo di giovani artisti,  tra cui gli architetti Michel De Klerk e Piet Kramer, diedero vita a questo movimento che si caratterizzò da subito per la sua fantasia, la bizzarria e l’espressione individuale. Ispirati dagli ideali dell’Espressionismo, gli artisti si sentono liberi da ogni vincolo e si fanno influenzare da immagini e case rurali del Nord Europa e di stili esotici provenienti dall’Estremo Oriente.

Passeggiando per la città, lungo i canali vediamo la quantità di case costruite con il mattone a vista, spesso rossastro, che diventa l’elemento principale di qualsiasi edificio, usato per creare semplici decorazioni, con motivi geometrici o contrasti di colore. Spesso, notiamo anche, come le tegole vengono disposte sulle facciate come mezzo espressivo e inusuale. Altri materiali, quali la pietra, il ferro battuto e i vetri colorati, sono poi modellati per creare decorazioni più complesse e stravaganti, come mulini a vento, volti enigmatici o animali esotici. Anche, i tetti e le facciate vengono plasmati e animati, creando asimmetrie anticonvezionali. Constatato il fatto che Amsterdam è famosa per gli edifici in mattoni, è chiaro che non sia stato sempre così. Nel Medioevo infatti le case erano in legno, ma dopo una serie di incendi fu proibito di erigere edifici di questo tipo. Le uniche due case in legno “sopravvissute” si trovano nel cortile Begijhof n.34 (la più antica di Amsterdam e risale al 1425) e nella via Zeedijk n.1. La maggior parte delle case che vedete sui canali risalgono al diciassettesimo secolo, l’Età d’oro. Assolvevano alla funzione di casa e studio, riconoscibili per la caratteristica doppia entrata e il frontone a campana. L’ingresso sulle scale veniva usato dai proprietari, mentre quella sotto le scale era per la servitù. Lungo i canali di Amsterdam si trovano case insolitamente strette. La più famosa è Singel 7, la facciata più stretta al mondo: larga un solo metro.

I negozi di design ad Amsterdam non si contano, è un continuo susseguirsi di vetrine ben curate, e piccoli laboratori che sembrano minuscole bomboniere. Si trovano sia oggetti dei più noti designer olandesi (Gerrit Rietveld, Hester van Eeghen, Maarten Baas, Hella Jongerius, Marcel Wanders…) sia creazioni fusion che mescolano tradizioni antiche orientali e stile nordico. Nel frattempo, ha inaugurato ad Amsterdam “Valley” un edificio di 75.000m2 ad uso misto, nel quartiere Zuidas, con le sue tre torri di 67, 81 e 100 metri e i suoi spettacolari appartamenti a sbalzo. Nominato il miglior nuovo grattacielo del mondo agli Emporis Skyscraper Awards 2021, l'edificio si distingue in diversi modi: in primo luogo, unisce uffici, negozi, ristorazione, strutture culturali e appartamenti in un unico edificio; in secondo luogo, a differenza degli edifici chiusi di altri Zuidas, la vallata verde che si snoda tra le torri del quarto e del quinto piano è accessibile a tutti attraverso due scale esterne in pietra. L’aspetto green del progetto è stato curato da Piet Oudolf, architetto paesaggista, che ha sviluppato una matrice per selezionare le piante giuste per ogni posizione dell'edificio, tenendo conto di fattori come vento, luce solare, temperatura e manutenzione. Gli alberi, ad esempio, si trovano in gran parte ai piani inferiori, mentre i livelli più alti sostengono principalmente piccole piante. Valley combina intuizioni nel campo della sostenibilità, della tecnologia e della salute. Le prestazioni energetiche dell'edificio sono migliori del 30% rispetto a quanto richiesto dalle normative locali, ha ricevuto la certificazione BREEAM-NL Excellent per gli spazi commerciali e l'area residenziale ha ottenuto un punteggio di 8 su 10 sulla GPR Building Scale, uno strumento di misurazione olandese che valuta gli edifici in cinque temi di energia, ambiente, salute, qualità d'uso e valore futuro.

Spero di avervi dato qualche informazione in più su questa città. Al prossimo viaggio.

arch.francescamorano@gmail.com





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