Psoriasi e alimentazione

Quanto lo stile di vita incide sulla malattia

    di Salvatore Del Prete

Iniziamo a capire cos’è la Psoriasi. Si presenta come una malattia infiammatoria cronica che colpisce la pelle, di sicuro non è infettiva né contagiosa, essendo un disturbo a base autoimmunitaria, con una incidenza di fattori genetici e ambientali.

Ed è proprio su questo punto che soffermiamo la nostra attenzione. Tutti i fattori genetici e autoimmuni hanno correlazione con l’ambiente che interviene o modificando gli aspetti della patologia, aggravandola oppure creandone i presupposti.

Partendo quindi da questo assunto possiamo dire che nella psoriasi “l’incipit” ambientale gioca un ruolo se non primario, di fondamentale importanza nel decorso della patologia.

Gli psoriaci possono infatti presentare sovrappeso e sindromi metaboliche tra cui ricordiamo diabete mellito tipo II o ipercolesterolemia che può subbentrare in seguito ad un’alimentazione sbagliata. Queste persone dovranno evitare alcuni alimenti tra cui alcolici e superalcolici limitandone il consumo o eliminandoli del tutto, e regolare l’assunzione di grassi animali e carni rosse  che presentano un alto contenuto di acido arachidonico fautore di un aumento del processo infiammatorio.

Gli alimenti consigliati invece sono quelli ad alto contenuto di fibre (cereali e legumi), yogurt, frutta, verdura e Pesce. In particolare quest’ultimo ricco di grassi insaturi che presentano un effetto protettivo sui vasi e fanno da inibitori del processo infiammatorio (come da recenti ricerche).

Quello che rimane però sicuramente di prima elezione è l’assunzione di vitamine del gruppo A ed E che hanno un ruolo ricostituente sul derma e lo zinco e gli omega 3 e 6  che hanno un ruolo fondamentale nel riparo delle lesioni cutanee.

Quindi anche in questo caso abbiamo visto come l’uomo è un tutt’uno con l’ambiente che lo circonda e che la genetica umana non prescinde dalle nostre azioni quotidiane che sicuramente si ripercuotono sull’organismo portando enormi cambiamenti, creando le diversità che ci caratterizzano.

Noi siamo quello che mangiamo e non c’è nulla di più vero in natura!





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