Nella fatal Verona torna la magia

Il Napoli consolida la posizione Champions e non molla nello lotta scudetto

    di Davide Martino

Rialzarsi dopo una sonora batosta. Questa era l'ardua missione che spettava agli azzurri dopo la bruciante sconfitta della scorsa settimana contro il Milan, su un campo notoriamente tosto come quello di Verona, condito da un ambiente ostile e fin troppo razzista. Spalletti per il delicato match ripropone la magnifica linea centrale africana, ribattezzata la Black Power, affiancando a Koulibaly e Osimhen anche Anguissa, ma non a discapito di Lobotka o Fabian, bensì a loro supporto.

Gli effetti sono subito evidenti, in quanto il Napoli risponde bene sin dal principio imprimendo ritmo, gioco e soprattutto quella intensità mancata nella precedente partita. Non è un caso che a conclusione del match il Napoli registra il doppio dei falli rispetto al Verona, squadra che di solito primeggia nell'interruzione del gioco avversario.

Gli azzurri seppur ancora un po' frenati nella manovra non rischiano nulla per oltre 70 minuti e, anche se privi della fantasia di Insigne e Zielinski, riescono a sbloccare a inizio gara il risultato con una bella assistenza di Politano per Osimhen. Il centravanti nigeriano resta l'ago della bilancia dell'immediato futuro. La sua presenza alza la media punti della squadra, ma sposta di molto gli equilibri offensivi dei ragazzi di Spalletti abituati più a un gioco di rifinitura che di chiusura del proprio attaccante. Evidente è il lavoro di cucitura della manovra impostato dal coach di Certaldo e altrettanto evidenti sono gli sforzi e i miglioramenti della punta africana.

Permane il dubbio della compatibilità del centravanti con gran parte degli esterni offensivi azzurri che dovrebbero attaccare maggiormente e in maniera più proficua la profondità negli spazi creati dalla punta centrale. Forse la rivoluzione estiva in sede di mercato dovrà partire proprio dalla scelta di una seconda punta che possa beneficiare dell'enorme lavoro prodotto da Osimhen. Bene la difesa e ancor di più Lobotka a centrocampo, sempre più imprescindibile per la manovra corale del Napoli, ma la vera menzione non può che essere per Giovanni Di Lorenzo, troppe volte sottovalutato e attualmente il migliore terzino del campionato italiano.

L'immediato futuro apre, quindi, al dubbio delle scelte di Spalletti che per le ultime nove giornate deve valutare se insistere con i tre centrocampisti, magari alternando la presenza di Fabian, Zielinski e Anguissa ovvero rinunciare a uno degli intermedi per rispolverare il modulo con due mediani. Le scelte resteranno sempre figlie dell'atteggiamento della squadra, perché al di là di mere questioni tecnico/tattiche sempre fondamentali, resta la componente emotiva quella decisiva. Il Napoli deve scendere in campo senza l'ansia della vittoria, ma con la consapevolezza di essere più forte dell'avversario. Sia in casa che in trasferta.

PAGELLONE AZZURRO

Ospina 6 incolpevole sul gol

Di Lorenzo 7 attualmente il miglior terzino del campionato

Rrhamani 6,5 posizione e applicazione

Koulibaly 6,5 si riprende dopo il Milan

Mario Rui 6,5 anche lui offre un'altra eccellente prova, senza mai soffrire

Lobotka 6 continua e costante la sua crescita

Anguissa 6 la sua presenza dona robustezza in una partita sporca come Verona

Fabian 6 qualche pausa in un momento di scarsa lucidità

Politano 6,5 l'assist è un cioccolatino

Lozano 5,5 rientra dopo oltre un mese, con qualche spunto e troppe pause

Osimhen 7,5 di potenza, di tenacia, di forza atletica e muscolare. Cresce a vista d'occhio

Insigne 6 momento complicato. Aspettiamo il botto finale

Elmas 6 alterna scelte coraggiose a gravi errori di lettura

Zielinski 6 lo attendiamo per il rush finale

Petagna SV

Goulham SV

Spalletti 7 ridisegna il Napoli e con coraggio cambia due uomini chiave in ombra. La Champions è blindata,a ne mancano altre 9!!!





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