Cina, la dottrina confuciana

Le dottrine confuciane, la pena di morte e il dio denaro

    di Mario Paciolla

Nel 1978, il tasso di crescita economico della Cina era dell’ 8,8%. Dal 1993 al 1997 il tasso di crescita medio è stato dell’ 11%: 7,3% superiore alla media mondiale; 8,8% superiore ai paesi sviluppati; 4,7% superiore ai paesi in via di sviluppo. Percentuali alquanto compiacenti, ma per niente conciliabili con le risorse del territorio su scala mondiale: 7% di terra coltivabile; 3% di foreste e boschi; 7% di acqua dolce; 2% di riserve petrolifere. Cifre alla mano, ci si accorge subito quale sia la risorsa principale della Cina: 1,2 mld di persone, ossia il 22% della popolazione mondiale, che gli ha permesso di conquistare nel giro di pochi anni il più grosso mercato mondiale. Il mercato manifatturiero (come già detto). Una parte dei vantaggi economici consentiti dalla Cina deriva dal fatto che il costo del lavoro è molto più basso rispetto ai paesi economicamente più avanzati. “Se in Cina non si violassero i diritti dei lavoratori, il prezzo dei prodotti manifatturieri salirebbe bruscamente” ( D.Smith). In molti possono negare l’esistenza di un mercato così spietato all’interno dei confini cinesi, ma è innegabile l’attrattiva rappresentata dal mercato cinese per chi vuole fare affari. Diretta conseguenza: “ nella pratica i diritti dei lavoratori cinesi vengono violati sistematicamente” (M. Rosoff). C’è un’ altra questione che renderebbe il tappeto su cui stiamo cercando di atterrare ancora più spinato ed elastico. La Cina è un paese in cui la pena di morte è prevista per legge e in cui da 58 anni viene represso nel sangue qualsiasi anelito di libertà. Dove esistono ancora oggi oltre 1.000 campi di concentramento, i “ laogai”. Il numero delle esecuzioni capitali è ancora considerato un segreto di Stato in Cina. Fonti ufficiali parlano di circa 2.000 condanne all’anno. Un numero alquanto sufficiente. Sembrerebbe. Durante un’intervista all’ Agenzia Reuters nel febbraio del 2006, Liu Renwen dell’ Accademia Cinese delle Scienze Sociali conferma che il numero delle uccisioni annue è tra gli 8.000 e i 10.000 individui. Pari al 91% delle pene capitali inflitte in tutto il mondo. A rendere il quadro ancora più drammatico, ci sarebbero i circa 600 ospedali specializzati nel trapianto di organi dei condannati a morte. Costo di un rene: 30.00 yuan. Nel 1989 i reati puniti con la pena capitale, previsti dal codice penale erano appena 20. ora sono 68. tra questi ultimi aggiunti: frode fiscale, contrabbando, traffico di arte, violazione di quarantena se ammalati, reati per danni economici, appartenenza anche indiretta a “organizzazioni illegali” , anche se si tratta di movimenti religiosi non violenti, basati sulla tolleranza, la ricerca della verità e la compassione, come i Falun Gong. Quasi 100 milioni alla fine degli anni ’90. “Dal 1999 il governo cinese ha fatto uccidere innumerevoli praticanti del Falun Gong, facendo spiantare, contro la volontà dei proprietari e senza averne ottenuto il consenso, i loro organi vitali, per poi metterli in vendita ad alti prezzi sul mercato degli organi” ( Harry Wu). “ Uccidere il pollo per spaventare la scimmia”. Con questo proverbio il governo cinese giustifica la propria strategia del terrore. La procedura prevede l’esecuzione pubblica di gruppi di condannati, spesso fatti sfilare lungo le strade ed umiliati prima della morte. Sul luogo dell’esecuzione ( uno stadio o un altro spazio pubblico), vengono appesi al collo dei presunti criminali, i cartelli che mostrano i loro nomi e le loro colpe. Un colpo dietro la nuca e poi, dove vanno a finire gli oltre 10.00 cadaveri annui sterminati dal governo cinese? “ Ancora oggi migliaia di reni, fegati e cornee di condannati a morte sono venduti sul mercato degli organi umani in Cina e nel mondo, e rappresentano una fonte di alti profitti per gli ospedali, la polizia e l’ élite del Partito Comunista Cinese (Harry Wu). Nella nuova Cina capital-marxista, il nuovo Dio è il Denaro. Forse, i giovani cinesi hanno imparato la lezione su “Come far quadrare meglio i conti in tasca” , meglio dei loro professori occidentali. “La natura umana tende al bene come l’acqua segue il pendio”, Confucio. Tutte le informazioni circa dati statistici, cifre e date, sono state prese da: -Il dragone e l’elefante, di David Smith. -Geografia e geopolitica dell’Estremo Oriente,Cap. 8 di V. Amato. Cina. Traffici di morte, di M. V. Cattania e T. Brandi.





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