I giovani e la pubblicita'

Il concetto di Koinè

    di Silvio Fabris

La realtà di oggi vede la crisi delle tradizionali centrali educative e formative (scuola, famiglia, istituzioni) che sembra facciano sui giovani una presa sempre minore. Fra queste, sicuramente giocano un ruolo fondamentale le "potentissime macro-centrali formative del gusto giovanile.

È "una dimensione fatta di musica, di video, di mode, di stili di vita ecc. che impongono (e diffondono) tratti di una Koinè giovanile che lega giovani di culture e di tradizioni linguistiche diverse, che hanno un'età che va dagli 11 ai 19 anni. Tale Koinè, promossa da alcuni canali privilegiati tra cui anche il canale pubblicitario, notoriamente "sensibile" al mondo giovanile, riesce a interessare anche fasce generazionali adulte".

I ragazzi spesso hanno un atteggiamento dissacratorio nei confronti della pubblicità e forme di istintiva resistenza all'imbonimento da parte di questa. Sono diffidenti, ma più spesso indifferenti ai messaggi pubblicitari e, se gli danno quel minimo di attenzione, li manipolano con disinvoltura, quasi sempre per scherzarci su. La funzione ludica della pubblicità e del suo linguaggio, oltre ad essere un fattore di somiglianza fra i due linguaggi, rappresenta un elemento estremamente importante per raggiungere il pubblico dei giovani e viene utilizzata molto frequentemente negli spot.





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