Comunicazione aziendale

Un trait d'union con l'esterno

    di Silvio Fabris

Il successo di una impresa dipende solo in parte dalla capacità di investire e gestire in modo corretto le risorse organizzative e finanziarie. In una società complessa come quella in cui opera il nostro paese, le organizzazioni sono condizionate dal tipo e dalla qualità delle relazioni che consentono all’impresa di confrontarsi e comunicare con l’ambiente esterno. Ma cosa si intende per comunicazione aziendale? In genere ci si riferisce a quel complesso di elementi, aspetti e caratteristiche dell’impresa che si riflettono sulla sua immagine. La comunicazione è costituita anche da elementi come le caratteristiche delle strutture fisiche, l’operato del personale, la politica del prezzo, i canali di vendita e le attività di promozione intraprese. Tutto, insomma contribuisce a trasmettere un messaggio: perfino ragione sociale e forma giuridica dell’azienda, o la posizione conquistata all’interno del mercato. Alla luce di quanto esposto, l’immagine aziendale può definirsi come il risultato dei messaggi che l’impresa trasmette (attraverso media classici e strumenti più o meno originali) relativamente ai caratteri della sua attività. È la sua valutazione globale. Veridicità, complessità, durevolezza. Questi sono i requisiti affinché l’immagine aziendale possa portare a risultati positivi. La veridicità intesa come rispondenza alla realtà sia dell’immagine proposta che di quella recepita.

La complessità dell’immagine si riferisce alla sua duplicità, in quanto costituita da elementi cognitivi e affettivi, quindi non solo di emozioni. La durevolezza è un altro carattere importante. Significa una valutazione globale dell’impresa destinata a durare nel tempo, perché determinata da messaggi ininterrotti. Questi tre elementi sono, quindi, i caratteri fondamentali e imprescindibili per gestire correttamente una politica d’immagine nella sua accezione più vasta.  





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