Il solstizio d'estate

Le fasi del sole e i suoi significati

    di Rosamaria Lentini

Il 21 giugno, giorno d’inizio del Segno del Cancro, cade il solstizio d’estate. È il momento nel quale il ciclo primaverile-estivo raggiunge il suo apice, perché il Sole dall’Ariete, dove ha iniziato la sua apparente risalita dall’emisfero australe, è ora giunto al punto più settentrionale di quello boreale. L’astro risplende in tutta la sua gloriosa luce, brilla più in alto e più a lungo sopra l’orizzonte, sembra quasi fermarsi nel cielo - Solis statio - per poi lentamente iniziare il suo declino e giorno dopo giorno diminuire la sua intensità luminosa fino ad arrivare al 21 dicembre, al solstizio d’inverno nel Capricorno, quando si verifica la notte più lunga dell’anno.

È interessante soffermarsi un attimo sul significato della porta che indica sempre il passaggio fra due stati, quindi è simbolo di separazione da un ambito e di accesso ad uno nuovo. Nel caso delle due porte solstiziali la porta boreale indica la nascita e perciò l’ingresso nel mondo manifesto, quella australe nel non manifesto, un mondo che in un cammino iniziatico appartiene ad uno stato sopraindividuale, quello, cioè, che dovrebbe con la sua maturità e la sua saggezza caratterizzare la vecchiaia.

Il Cancro è un Segno d’Acqua, com’è giusto che sia, perché la vita nasce dall’acqua, ed ecco spiegato perché il giorno del solstizio vedeva il matrimonio fra il fuoco e l’acqua e fra il Sole e la Luna (pianeta governatore del Cancro), fra i due luminari, simbolo, il primo, del nostro Padre Celeste e, la seconda, della nostra Madre Celeste.

Il granchio o il gambero sono gli animali che più spesso venivano adoperati per rappresentare il Segno e sono animali acquatici, come anche la tartaruga o il polpo.

In Egitto, invece, l’animale simbolico era lo scarabeo. Raffigurava Khepri, il sole del mattino.

«Io sono Khepri al mattino, Ra a mezzogiorno e Atum alla sera».

Lo scarabeo stercorario (Scarabeus sacer) è caratterizzato dalla particolare cura che nutre verso la sua prole: con le sue larghe zampe lavora lo sterco e ne fa pallottole grandi come un pugno, al loro interno la femmina depone le uova così che alla nascita le larve avranno a disposizione grande quantità di cibo. Lo scarabeo, pertanto, simboleggiava il rinnovamento e la resurrezione e la sfera di sterco era il Sole che rinnovava il suo potere procreativo dopo il solstizio.

In tutti questi animali, ancora una volta, Luna e Sole o Acqua e Fuoco sono gli elementi che vengono scelti a simboleggiare il Segno del Cancro.

Come sempre, la figura animale è sostituita dal geroglifico, nel quale è chiara l’inversione del movimento solare che da ascendente diventa discendente, come le ore di luce che iniziano lentamente a diminuire fino ad arrivare, dopo , dopo il lungo giorno del periodo primavera - estate, alla lunga notte dei mesi invernali.

Accanto a questo significato l’ideogramma è anche visto come la rappresentazione grafica delle onde della vita, oppure come due centri da cui s’irradia energia. In entrambe queste ultime accezioni il glifo si può equiparare alla diade yin-yiang che, vista come principio maschile e femminile oppure aspetto luminoso ed oscuro oppure come aspetto celeste e terrestre, esprime comunque un Tutto reso dinamico dall’alternanza dei suoi elementi.

Il Sole, come portatore di calore e di luce, è al centro di tutte le religioni delle antiche civiltà, e non è da stupirsi, perciò, che il solstizio estivo sia stato un periodo magico come testimoniano tanti antichissimi riti, propagatisi poi nella religione cristiana e nel folklore.

La notte di San Giovanni ne è l’esempio più noto. Il 24 giugno, fine del periodo solstiziale, secondo un’antica credenza il Sole si sposa con la Luna, ossia si celebra il matrimonio fra il fuoco e l’acqua – non a caso divenuti attributi di San Giovanni - che perpetuano il vecchio rito rurale di accendere falò nella notte e bagnarsi al mattino nell’acqua della rugiada. Erano riti di purificazione sia della terra, sia della vita umana, che assicuravano benessere e prosperità all’una e all’altra.

Fra la fine di giugno e quella di luglio legumi e cereali sono giunti a totale maturazione e il loro raccolto è la sicurezza del perpetuarsi della vita nei lunghi mesi invernali, ma qualcosa di simile doveva accadere anche prima della scoperta dell’agricoltura, quando la vegetazione spontanea era la sicurezza visibile e tangibile della sopravvivenza: in entrambe le situazioni la terra dava e dà il suo frutto parallelamente a quello che accade nel Segno del Cancro e nella IV Casa, che simboleggia la famiglia di origine, il “luogo” nel quale nasce il frutto umano, colui che garantirà la sopravvivenza della specie.





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