Il marchio d'impresa
Alcune regole da sapere
di Silvio Fabris
Il marchio è il segno distintivo utilizzato dall'impresa allo scopo di contraddistinguere i propri prodotti o servizi da quelli dei concorrenti.
 La portata del proprio diritto è relativa all'area geografica per la quale si è effettuata la registrazione del marchio (nazionale, comunitaria o internazionale). In termini giuridici, inoltre, il marchio costituisce un diritto patrimoniale immateriale che influisce sul valore dell'azienda.
Cos’è possibile registrare come marchio?
L'art. 7 del c.p.i. prevede che possono costituire oggetto di registrazione come marchio d'impresa “tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli di altre imprese”.
Si possono quindi avere le seguenti tipologie di marchio:

- marchio denominativo o verbale

- marchio patronimico
- marchio figurativo
- marchio sonoro o acustico
- marchio di forma o tridimensionale
- marchio di colore
Perché conviene registrare un marchio?
La registrazione, infatti, garantisce una protezione del marchio nell'intero territorio di riferimento della registrazione medesima (ad esempio a livello nazionale o comunitario ecc..), nonché una tutela più agevole (disponendo di un diritto certo, dimostrabile attraverso l'attestato o il certificato di registrazione), soprattutto in caso di conflitti legati all'effettiva titolarità del diritto di privativa.