Bilancio Napoli, piu' ombre che luci

Il progetto azzurro appare fragile. I limiti di Gattuso e il talento di Lozano

    di Davide Martino

E' tempo di bilanci. La fine del girone di andata, al netto del recupero della partita di Torino contro la Juve, serba ai tifosi azzurri una pessima sensazione di squadra involuta, con pecche caratteriali, lacune tecnico/tattiche di difficile soluzione. In tempi differenti da quelli attuali, probabilmente si ipotizzerebbe un cambio di rotta con l'esonero del Mister, ma le contingenze attuali sconsigliano vivamente questa ipotesi.

Gattuso nella giornata dei bilanci dimostra ancora una volta la fragilità del progetto Napoli e anche l'incapacità di garantire quel valore aggiunto, proprio di pochi tecnici sul panorama calcistico italiano. La partita di Verona semmai certifica la bravura del suo rivale Juric che al secondo anno sulla panchina scaligera sta dimostrando l'enorme potenziale caratteriale, ma anche didattico. Le sue squadre sono allenate abbinando sostanza e spettacolarità: da tenere in considerazione.

Tornando alle questioni di casa Napoli, seppur resta doveroso considerare le solite attenuanti che stanno minando il reparto offensivo della squadra e' chiaro che in questo momento la credibilità del mister calabrese si e' assottigliata ai minimi, al punto che la maggior parte della tifoseria vorrebbe il cambio di panchina. Come ripetuto l'ipotesi e' da scartare sia per la carenza di alternative che per la totale mancanza di allenamenti capaci di dare una seria impronta al successore. Il Napoli dimostra stanchezza mentale, ma anche fisica, scarsa lucidità e in maniera ancora più preoccupante, zero continuità. 

Stiamo ripetendo da settimane che il campionato lo vince la squadra che dimostrerà maggiore continuità, mentre gli azzurri da quasi due mesi alternano ottime prestazioni a scivoloni inimmaginabili tali da certificare l'attuale posizione di classifica ben distante dai progetti societari. Eppure la partita del Bentegodi si e' aperta nel migliore dei modi con il vantaggio, dopo soli 9", di Lozano. La sola nota positiva in un pomeriggio triste e sconsolato. 

Amaro il fegato nel vedere Bakayoko arrancare sull'avversario, Di Marco prendersi la scena dopo la papera iniziale, infilando indisturbato Meret dai 15 metri. Sconsolanti le immagini di Mertens e Osimhen a dir poco fuori forma. Desolante la prestazione di Lorenzo Insigne, letteralmente divorato dai fantasmi della Supercoppa. Molti addetti si rifanno alla cogenita assenza dei terzini per giustificare lo spettacolo offerto a Verona, ma la realtà consegna una squadra totalmente molle e boriosa che preoccupa, non poco, tutto l'ambiente. Dalla dirigenza al tifoso più ottimista. Il Mister deve cercare di dare una sterzata, non può mollare già da ora. Non si molla perché la chance e' troppo ghiotta per lascersela sfuggire in questo modo.

Gattuso resta una persona intelligente e coriacea per non provarci fino alla fine. L'obiettivo, seppur compromesso e' ancora a portata di mano, per cui e' doveroso ripartire dai rientri dei giocatori più rimpianti, oltre alla necessità di compattare il gruppo squadra. Napoli sa e riesce a perdonare le persone che la rispettano e la difendono con tutta l'energia possibile. La storia può ancora essere modificata.

PAGELLONE AZZURRO

Meret 5,5 impreciso

Di Lorenzo 5 irriconoscibile

Maksimovic 4,5 ancora peggio

Koulibaly 5 dove sei Kalidou?

Hysay 5 il meno colpevole

Bakayoko 4,5 diciamo stanco

Demme 6 almeno ci prova 

Lozano 6 come sopra

Zielinsky 5,5 si spegne alla distanza

Insigne 5 prestazione orrenda

Petagna 5 il fratello appesantito di sette giorni fa 

Mertens 5 dolorante

Elmas 5 discontinuo

Politano 5 tanto fumo

Osimhen 5 forma fisica pessima

Gattuso 4,5 chi l'ha visto...il piano partita?





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