Il lavoro di squadra

Nelle agenzie di pubblicità

    di Silvio Fabris

Sempre per rimanere in tema marinaresco, penso che l’era del “guru” sia scomparsa per sempre: in barca non c’è spazio per le filosofie e colui il quale non vuole sporcarsi le mani è presto sbarcato. Come sulla barca, così nella comunicazione conta l’intero equipaggio, il lavoro di squadra. Un vero leader dell’agenzia non critica, non condanna, è prodigo di apprezzamenti onesti e sinceri e si interessa della salute fisica e psichica del suo equipaggio. Sulla barca della comunicazione non sono disprezzate le tecnologie, specialmente nell’era del web, ma c’è bisogno soprattutto d’intelligenza.

Non credo, che nel grande mare della comunicazione, l’equipaggio debba costantemente affidarsi alla visione del capo carismatico, ma alla collegialità, con spirito di gruppo, con autocoscienza e autoorganizzazione. L’unico elemento necessario per questo equipaggio è la coesione, cioè la somma delle qualità dei singoli che sarà sempre maggiore delle qualità individuali.





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